Per il Napoli, paradossalmente, potrebbe essere un ulteriore prova di forza questo infortunio, che nonostante pesi tantissimo, allo stesso tempo, potrebbe servire come dimostrazione per tutti quelli che etichettano la forza del Napoli in base a quella di un singolo giocatore. A volte è stato il Napoli di Insigne, altre, quello di Mertens, altre, il Napoli di Allan, il quale, appena entrato nella partita di andata contro il City, sarebbe stato in grado di cambiare radicalmente il volto del Napoli. Altre volte ancora, quello di Ghoulam, come nel caso di ieri. Ma siamo sicuri che possa essere un solo giocatore a cambiare così facilmente il volto degli azzurri? Ricordiamo la sfida contro il Real Madrid dello scorso anno: il Napoli dopo aver dominato per gran parte della partita, ebbe un momento di blackout, che fece sì, che il Real Madrid passasse dall’1-0 all’1-2. In quella partita non ci furono infortuni rilevanti. Semplicemente, se volessimo vedere la partita da un’altra prospettiva, è impensabile che si possano mantenere alti ritmi per quasi tutta la partita, specialmente contro squadre come il City o Real Madrid, che sono un gradino sopra con la loro rosa ultra miliardaria.
Detto questo, ovviamente questo infortunio peserà tantissimo per il Napoli, specialmente perché a differenza di squadre come la Juventus, la rosa è molto più limitata e non è neanche equiparabile la duttilità dei bianconeri con i moduli, rispetto a quella degli azzurri. Sicuramente rimarrà la Juve la squadra da battere: ricordando però che con il cuore e lo spirito giusto in campo, possono avvenire favole bellissime, come quella del Leicester di Ranieri, in grado di laureasi campione d’Inghilterra nel 2016. Ovviamente il blasone del Napoli è diverso rispetto a quello dei foxes, ma a maggior ragione il Napoli dovrà crederci per questo scudetto, a prescindere dalle avversità che si presenteranno.
