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La decima vittima azzurra!

Sembra un film dal finale dolce, romantico e capace di persuadere anima e cuore con magica maestria. Avvolgendo il nastro del campionato nessuno avrebbe detto che, dopo undici giornate, il Napoli sarebbe stato al comando in solitario collezionando dieci vittorie e un solo pareggio. 

La trama di questa fantastica galoppata, fino ad ora, ricorda molto il successo cinematografico di Mastroianni che, scusandoci del paragone apparentemente forzato, ricorda Sarri. Nel 1965 usciva al cinema, appunto, “la decima vittima”. In uno scenario fantascientifico i protagonisti si trovarono in una realtà futura nella quale dare vita ad una “grande caccia”. La stessa caccia che il Napoli sembra dare ad ogni avversario che trova dinanzi al proprio cammino. Il passo è implacabile, la fame cannibale è l’animo vorace di gloria eddi successo. Con questo animo Allan, migliore dei cacciatori azzurri di giornata, da la caccia al pallone maldifeso da Sensi, glielo sdradica con istinto famelico e si conquista il pallone del vantaggio. Da questo momento scatta la caccia al Sassuolo e al campionato in questa giornata. I neroverdi a dire il vero sono vivi, colpiscono anche un paio di legni trovando nel frattempo il momentaneo pareggio. Nulla però scalfisce gli azzurri che, nel loro territorio di caccia, non conoscono freni e limiti. Insigne con la complicità di Consigli ritrova il vantaggio. Nella ripresa ad arrotondare il punteggio ci pensa Mertens. Il belga, su assist volante di Raul Albiol, deposita a porta vuota il pallone del doppio vantaggio. 

Il Napoli domina, palleggia con sicurezza e convinzione massima dei propri mezzi. Qualche cambio per dare fiato a Callejon e ad Hamsik ma il risultato non cambia. Gli azzurri sciorinano un gioco collaudato e letale, lento e poi improvvisamente veloce. Nella propria personale caccia il Napoli gioca come il gatto con il topo. Non lascia respiro agli avversari e si diverte nel tenere il pallone. 

Azzurri superiori e capaci anche di pareggiare il doppio legno del Sassuolo, facendo anche meglio. Zielinski addirittura ne prende due con lo stesso tiro. Primato consolidato e decima sinfonia della banda Sarri. Ora testa alla sfida impossibile contro Guardiola. In un film fantascientifico, in fondo, tutto può diventare possibile.

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