Ritorna l’appuntamento con la rubrica di MondoNapoli denominata “Numeriamoci su” nella quale, il giorno dopo ogni partita del Napoli, andremo rivivere il match degli azzurri valutandolo dal punto di vista tattico e statistico. Un analisi utile per comprendere ed approfondire le scelte di Sarri e dell’avversario di turno.
La partita – L’Inter non è andata in campo per difendersi. Questo occorre dirlo con chiarezza. Ha provato as esprimere le qualità dei propri uomini e del proprio calcio, stando però ed ovviamente attenta agli equilibri difensivi della squadra.L’Inter, nel dettaglio, ha cercato di stanare il Napoli attraverso l’esasperazione della costruzione bassa. Gli uomini di Spalletti costruivano il proprio gioco con passaggi che iniziavano dalla difesa e che attiravano il Napoli in pressing. Questa strategia è stata congeniata in modo tale da scoprire la zona alle spalle del centrocampo.
- Ciò che ne deriva è che muovendo il pallone e di conseguenza i calciatori in fase di recupero palla, si creano dei corridoi di passaggio centrali che permettono al ricevitore di affrontare la linea difensiva frontalmente. Questa precisa situazione si è verificata in occasione in una delle due grandi occasioni da rete capitate nel primo tempo all’Inter.
La difesa di Spalletti – Dal punto di vista difensivo, l’Inter ha agito secondo la logica della copertura preventiva degli spazi. Nel dettaglio la tattica neroazzurra era quella di alzare Icardi e Borja Valero in pressione sui due centrali e su Jorginho in fase di prima costruzione. Il tutto attuando un canonico 4-4-2. Una volta aggirato il primo attacco, l’idea è stata quella di intasare le linee di passaggio tra centrocampisti e attaccanti, in modo da costringere il Napoli ad allargarsi sugli esterni ed arretrare gli uomini di maggiore fantasia.
- L’atteggiamento appena descritto ha causato delle situazioni complicate per il Napoli. Gli azzurri infatti hanno faticato a costruire occasioni pulite rispetto al solito: 13 conclusioni tentate, di cui 6 da fuori area e solo 4 nello specchio della porta.
La grande partita dell’Inter –Ciò che si evidenzia della partita è che solo per errore dell’Inter il Napoli è riuscito a costruire un’occasione nitida. Questo è il merito di Spalletti e dell’Inter. Ha letteralmente depotenziato il Napoli riuscendo anche a proporre un minimo di organizzazione offensiva.
Il cambio di ritmo – Nella ripresa, la stanchezza fisica del Napoli e quella mentale dell’Inter hanno rallentato il ritmo di gioco. Sarri ha provato a ravvivare la sua squadra con i cambi a centrocampo senza gli effetti sperati. La scarsa vena degli uomini offensivi, Mertens su tutti, ha permesso ai nerazzurri di difendersi agevolmente.
I protagonisti – Partita monumentale di Skriniar. Nell’uno contro uno contro ha annullato Mertens: 7 tackle riusciti, 2 palle ribattute e un 87% di precisione negli appoggi. Hamsik è il migliore per occasioni costruite (3), ma sono mancati soprattutto i contributi creativi di Mertens, Insigne e Ghoulam.
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