Gli uomini di Spalletti arrivano al San Paolo con gli sfavori del pronostico ma, sul campo, dimostrano quanto sia valida la loro candidatura al titolo. L’Inter irretisce il Napoli, lo blocca come nessuno era riuscito a fare fino ad ora tra campionato e coppa. Dato che spicca all’occhio e testimonia la prestazione sontuosa dei neroazzurri è l’anemico zero alla voce gol realizzati dagli azzurri. Fino ad ora, infatti, gli undici di Sarri viaggiavano ad una media realizzativa di oltre tre gol a partita. Stasera, invece, l’Inter è stata letteralmente un muro di gomma insuperabile. Ogni attacco rimbalzava sugli scudi granitici di Handanovic e Skriniar. Quest’ultimo ha avuto la qualità di annullare Mertens in modo magistrale. Azzurri contratti e costretti a difendere più di quanto abbia fatto nelle prime otto gare fino ad ora. Candreva è un’autentica freccia, una spina nel fianco che sfianca Insigne costringendolo ad uscire anzi tempo.
Ciò che emerge in modo eloquente è che il Napoli abbia una rivale in più per lo scudetto, probabilmente anche più quadrata degli azzurri. Gli uomini di Sarri, nel finale, sono apparsi appesantiti nelle gambe e piuttosto irritati nel non essere riusciti a scardinare un avversario nel complesso superiore. Probabile che le fatiche di Champions abbiano influito ma negare l’evidenza di un avversario così importante sarebbe un errore di valutazione grave e poco maturo. Ai punti l’Inter avrebbe meritato qualcosa di più di un pareggio che, nell’economia del campionato, rappresenta ugualmente un piccolo vantaggio nella logica degli scontri diretti.
Fortunatamente il trittico d’inferno è terminato anche se le insidie sono dietro l’angolo. Mercoledì c’è il Genoa a Marassi, un avversario ostico soprattutto in un momento in cui il Napoli è meno brillante del solito. A sorridere, per ora, è solo la classifica che certifica matematicamente il primato azzurro.
Fuga abortita e sensazione che il campionato sia iniziato proprio ora. Il tempo è poco e gli avversari di qualità, occorrono risposte rapide per rendere credibile la candidatura allo scudetto.
