EDITORIALE – Champions o campionato?

La sconfitta di ieri in quel di Manchester è una di quelle che fa male. Lo fa nel morale e nella consapevolezza di aver buttato almeno mezz’ora in totale balia di un avversario dominante. Lo fa anche in termini di classifica, ora triste e anemica come nessuno si sarebbe aspettato. Due sconfitte, entrambe in trasferta, in tre match. La miseria di tre punti e un terzo posto che è meglio perderlo che trovarlo. Tanti hanno sottolineato la prova di carattere della squadra di non uscire dalla partita nonostante un inizio raccapricciante. Tanti hanno argomentato di quanto sia stata minima, alla fine, il distacco tra le due compagini. La verità è un’altra: gli undici di Guardiola sono nettamente più forti di quelli azzurri.

Con quale presunzione si può pensare che si possa vincere in casa contro di loro ?

Eppure, classifica alla mano, occorre vincere se si vogliono coltivare speranze di qualificazione, ovviamente come seconda. La Shakhtar, killer azzurro alla prima giornata, affronterà in Ucraina un Feyenoord già sconfitto in Olanda. Il tutto fa presagire ad una facile vittoria che condurrebbe la squadra di Donetsk a quota 9 punti. Insomma, il Napoli è più di la che di qua, senza girarci troppo intorno. Arrivare terzi nel girone sarebbe un suicidio, una conquista che non porterebbe alcun vantaggio agli azzurri. 

Sarebbe opportuno scegliere, a questo punto, se puntare alla Champions o definitivamente al campionato?

Si, decisamente. Sarebbe opportuno decidere di puntare esclusivamente al campionato che, per ora, è alla portata degli azzurri. La rassegna europea è compromessa, la sconfitta alla prima giornata è un macigno che pesa e peserà in modo decisivo. Non avrebbe alcun senso tentare un’impresa che avrebbe dell’incredibile, sacrificando punti in campionato per una qualificazione agli ottavi.

Quale seguito potrebbe dare un accesso agli ottavi?

Nessuno, semplicemente nessuno. Non è corretto avallare la scelta “provinciale” di scegliere tra una competizione ed un’altra. Non dovrebbe mai essere così per una squadra d’alto profilo che vuole primeggiare tra le migliori. La ragione, però, impone riflessione. 

L’unico eroismo, adesso, è vincere il campionato. Un turno in più o in meno in Europa, qualunque essa sia, non ha alcun valore e non trova il piacere di nessun tifoso. Finché sei in tempo, caro Napoli, non perdere terreno lì dove, invece, tutto è ancora possibile.

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