Cinque minuti che possono cambiare una stagione!

Segnatevi sull’agenda i cinque minuti nei quali il Napoli prima pareggia e poi passa in vantaggio.

Dal 66′ al 71′ scorrono solo 300 secondi ma, come in questo caso, sono quello che bastano per cambiare non solo una partita ma, forse, un’intera stagione. Il copione della gara è lo stesso dello scorso anno. Atalanta che gioca a 5 dietro e imbottiglia il Napoli incapace di sfondare. Il primo tempo sembrava fosse il remake della gara persa qualche mese fa sempre al San Paolo. Manovra lenta, prevedibile ed errori in palleggio imbarazzanti. Gasperini che si conferma maestro nell’imbrigliare gli uomini di Sarri con il fantasma dei gol subiti da calcio piazzato tornato a far visita. Serata stregata che poteva mettersi anche peggio, i bergamaschi sfiorano anche il raddoppio. 

Nella ripresa, però, il fulmine azzurro si abbatte sul San Paolo. L’Atalanta non è più capace di mantenere quei ritmi vertiginosi per velocità e pressing e, quindi, la classe dei campioni sale in cattedra ed è show Made Sarri. Il circo partenopeo accende le luci dello spettacolo al punto che Zielinski si improvvisa giocoliere inventando un gol da almanacco del calcio. Da fuori area scatena un tiro ubriacante di precisione e tecnica e il paregggio è servito. Altro 4 minuti e Mertens, imbeccato ottimamente da Insigne, completa la rimonta. Cinque minuti e il mondo Napoli cambia, una partita stregata si trasforma in goduria circense. Proprio quei cinque minuti che sono mancati lo scorso anno. Gli azzurri hanno dimostrato di essere maturati. Hanno saputo gestire lo svantaggio e, con la calma di chi ha fiducia nei propri mezzi, è andata a vincerla attraverso l’applicazione di se stessi. Nulla di più e nulla di meno. Queste sono le differenze che cambiano le stagioni, i punti che alla fine fanno la differenza. Nel finale, poi, con un’azione da PlayStation arriva anche il terzo gol ad opera di Rog, primo gol in maglia azzurra. Il quarto gol sarebbe stata una punizione severa per un’Atalanta grintosa e che ha spremuto tutto ciò che aveva con dignità ed orgoglio. 

Il Napoli vince e convince, soprattutto per ciò che concerne l’aspetto mentale e di carattere: vero anello debole di questa squadra nella passata stagione. Sarri è star un abile lettore della partita nel capire la necessità di un centrocampo roccioso: chiave di volta del match.

Cinque minuti che possono dire tutto o niente, tocca al Napoli moltiplicarli nel corso della stagione per dargli un senso tricolore. Quest’anno sognare è un dovere.

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