Il presente e (si spera) futuro di Maurizio Sarri si chiama Napoli, ma non bisogna dimenticare che il tecnico toscano è stato lanciato sul grande palcoscenico della Serie A da un altro club azzurro. Si tratta dell’Empoli, col direttore sportivo Marcello Carli che ha parlato del rapporto col suo ex tecnico nel corso di un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
“Tre aggettivi: fuoriclasse, testone e meticoloso. Siamo veri amici ma almeno 3-4 volte abbiamo rischiato di fare a pugni. E’ un testone intelligente, meticoloso e quasi ossessivo. Se non riusciva a preparare gli schemi su punizione, magari a causa del vento, se ne andava imbufalito convinto che la domenica avremmo preso gol su calcio piazzato. Io mi divertivo a entrare nella sua stanza e a spostargli un foglio o il pacchetto di sigarette. Poi lui rimetteva subito tutto apposto, mi ha confessato che la banca gli ha insegnato ad essere così organizzato”.
Cosa colpisce di Maurizio. “Quando partì per Napoli si preoccupava del rapporto coi campioni, dopo un mese Hamsik e Higuain lo adoravano: il campione ama chi ti fa giocare bene e vincere. Futuro? Lui non deve mai dimenticarsi che De Laurentiis ha avuto il coraggio di consegnargli una panchina prestigiosa. Coraggio che altri presidenti non hanno avuto. Napoli è perfetta per Maurizio, lui ha bisogno dell’habitat giusto per rendere al top”.
Fonte: Gazzetta dello Sport
