Il Napoli sogna e fa la partita, il Real aspetta e usa la testa…

Un’atmosfera da sogno in un San Paolo lucidato e rinnovato solo per l’evento del secolo. Sugli spalti uno spettacolo unico, tinteggiato d’azzurro cielo in una notte da mille e una stella. Quelle in campo si mischiavano, lottavano e sudavano per volare ancora più in alto.
Il Napoli non ha per niente sfigurato, anzi, nel primo tempo ha regalato illusioni al sapore di ottavi e personalità da grande squadra. Dopo Insigne, è toccato all’altro folletto Mertens insaccare la porta di Navas con un sinistro all’angolino opposto da vero campione.
Una buona gestione della gara, con i galacticos in – strana – difficoltà su ogni passaggio con tantissimi errori e un attacco servito poco ma soprattutto male.
Il pallone, però, non è solo uno sport di gambe, serve la testa. In tutti i sensi. È così gli uomini di Zidane, abituati a certe partite, non si sono persi d’animo ribaltandola in sei minuti con l’eroe e capitano madridista Sergio Ramos che con due tocchi a scavalcare i giganti Koulibaly e Albiol ha vinto la battaglia regalando due gol pesantissimi che, praticamente, hanno chiuso il big match.

Sarri ha poco da rimproverare ai ragazzi, però quegli errori, i medesimi errori commessi da ormai troppe gare, sanciscono ancor di più i gravi problemi difensivi che attanagliano gli azzurri per di più sui calci piazzati.
Mai un’azione davvero pericolosa creata, la paura nasce da fermi e su questo il mister dovrà trovare, prima o poi, una soluzione.
Morata l’ha chiusa quando ormai i partenopei si erano arresi alla furia blancos. La differenza si è vista soprattutto dalla gestione e dalla tenuta fisica, con gli avversari carichissimi dal primo all’ultimo minuto.
È stata comunque un’esperienza di crescita per il club e per i tifosi che da anni hanno l’onore e il piacere di accogliere in un San Paolo vecchio ma sempre affascinante le migliore società del mondo.

E chissà se quegli ottavi così proibitivi un giorno diventeranno realtà. Per il momento si torna al campionato con un secondo posto da conquistare e alla Coppa Italia da ribaltare. La notte delle stelle cala il sipario, portando con se qualche soddisfazione e sì, anche qualche rimpianto. Napoli si piega ai campioni del mondo, ma non si è mai spezzato. Buon segno…

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