Mertens marca il territorio, l’Olimpico è suo!

Napoli rabbioso, cattivo ed orgoglioso. Potrebbe essere questo il sunto della sfida dell’Olimpico.

Gli azzurri giunti a Roma fin dal primo minuto hanno dimostrato fattivamente di voler conquistare la capitale armandosi di quelle caratteristiche che l’hanno portata ad essere grande, vincente ed ammirata da chi ama il gioco del calcio. Palleggio elegante, raffinato ed intenso. Rog titaneggia in mediana con la classe del predestinato, Insigne gira in vespa sulle corsie laterali, Koulibaly si riscopre K2. Mertens, invece, da assoluto leader animato da sentimenti bellicosi va oltre: marca il territorio e conquista, con una doppietta, i tre punti e la palma del miglior in campo. Il belga ringhia alla partita, l’azzanna con l’istinto del killer e morde la lupa straziandola al suolo. Sia il primo che il secondo gol sono scatti d’impeto, precisione scientifica nei movimenti e freddezza glaciale. Il 14 azzurro zittisce, soprattutto nella prima esultanza, coloro che avevano innescato una polemica contro le sue recenti prestazioni, invitandoli probabilmente a portar fuori il cane anziché parlare in modo sconsiderato. In napoletano diremmo coloro che parlano a schiovere. Ne avrebbe realizzato anche un terzo, a dire il vero, ma una decisione poco chiara, abitudine degli ultimi giorni, assassina la possibilità che il belga si porti a casa pure il pallone. Il Napoli gioca con intensità e meriterebbe di chiuderla. Lo straripante Rog, per poco, non lasciava anche il suo sigillo tra i marcatori.

Nel finale la Roma tenta il recupero sotto una pioggia battente, tant’è che proprio negli ultimi giri d’orologio Salah e Perotti si danno ai tuffi dal trampolino sperando di ricevere, in dote gratuita, il rigore del possibile pareggio. Reina, poi, chiude la porta del possibile paradiso romano con degli interventi divini. La sua prestazione, in particolare, è meritevole di una statua con tanto  di laurea honoris causa a coloro che lo avevano etichettato come bollito. Il Napoli risorge dalle ceneri dimostrando di avere una volontà incrollabile, indefessi contro tutto e tutti. Il gruppo è apparso granitico, roccioso e pronto per sfidare la storia martedì. Comunque vada siamo sicuri venderà cara la pelle e, ad armi pari, il miracolo non è poi impossibile. Se Mertens oggi ha dimostrato di essere l’ottavo re di Roma, non è detto che non possa essere ricordato dopo mercoledì come Mertens il miracoloso…

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