Napoli famelico dopo lo scarno e clamoroso pareggio casalingo contro il Palermo. Una prova da grandissima squadra in cui si è concretizzato efficacemente attraverso le ripartenze e le giocate monstre dei centrocampisti e attaccanti azzurri. Una sufficienza piena a tutti, ma sul podio non possono non salire Mertens, Hamsik e finanche Reina che è stato reattivo su molte palle e bravo a parare il rigore battuto da Destro. Unica macchia la follia di Callejon, che probabilmente salterà due gare visto il rosso diretto e il precedente giallo subìto.
Padronanza e personalità in un campo mai facile, ove spesso il Napoli ha perso punti pesanti ai fini della classifica. Sei gol stasera, altri sette al ritorno al San Paolo lo scorso anno. Insomma, la bestia nera dei rossoblu sembrano essere proprio Sarri e i suoi ragazzi. Buona gara anche per Diawara che dopo mesi è ritornato nella Bologna che lo ha consacrato e a cui ha detto addio nel modo meno felice possibile. Il carattere, però, che è il suo maggior punto di forza gli hanno consentito di interpretare da professionista un match difficile sotto dal punto di vista emozionale.
Quando si abbinano alla perfezione bellezza ed efficacia, allora, c’è la consapevolezza che diventare grandi è una questione di volontà perché le carte in regola ci sono tutte per completare un percorso difficile ma affascinante. I tifosi sognano, i calciatori probabilmente ancor di più in un mese questo e quello successivo in cui bisognerà dimostrare di non temere nessuno. Napoli scrive la storia, con numeri da primato in una serie A che quest’anno – tolta la Juve – si mantiene equilibrata. Un Napoli che non si risparmia mai, un Napoli che attacca dall’inizio alla fine ed anche quando perde o pareggia è padrone del campo.
Peccato per i punti persi con le medio-piccole, è mancato quel pizzico di cattiveria e inventiva contro chi si chiude in difesa.
Per il resto, tre punti fondamentali. E Mertens, almeno per una sera, potrà godersi il primato di capocannoniere…
