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Cercasi Napoli disperatamente…

Il San Paolo, da sempre stato autentico fortino per gli azzurri, nelle ultime settimane si è trasformato in un limite più che in un vantaggio. Dopo il pareggio in Europa il Napoli non va oltre il pareggio contro un Sassuolo apparso in difficoltà nelle ultime uscite stagionali.

Gli azzurri partono bene, una discreta intensità corroborata da un buon agonismo e voglia di sfondare la retroguardia avversaria. La spinta propositiva non produce significative occasioni da rete ma, allo scadere del primo tempo, Insigne realizza la rete del vantaggio grazie ad uno straordinario tiro fuori area. Tutto faceva presagire ad una vittoria importante, fondamentale per scacciare i fantasmi di una crisi di risultati che aleggiava sugli uomini di Sarri. La ripresa scivola senza sussulti particolari se non la traversa degli ospiti che ha fatto scorrere più di qualche brivido di paura ai quasi 50.000 del San Paolo. Proprio quando la vittoria, seppur di misura, stava materializzando i propri benefici arriva la beffa che congela l’entusiasmo, incendiando la delusione e l’amarezza per l’ennesimo risultato vanificato. Il Sassuolo aggancia il Napoli che, nonostante il risultato non fosse più positivo, ha prodotto ben poco per riconquistare il vantaggio. Il palo di Callejon è l’esatta immagine degli azzurri di questo ultimo periodo: incompleto e incapace di pungere.

Ciò che resta, classifica alla mano, è un clima depressivo e d’impotenza alimentato dalla costatazione di quanto sia difficile emergere da questo pantano. A questo punto gli interrogativi sono tanti e le risposte -ahimè- sono forse anche peggio delle domande stesse. Abbiamo sempre detto che l’assenza di Milik rappresentasse un blocco non indifferente per il Napoli ma, alla luce dei fatti, minimizzare la questione solo a questo dato sarebbe semplicistico e non conforme alla realtà. I cardini della squadra, lo scorso anno decisivi ed incisivi, non stanno offrendo la stessa qualità e quantità. A salvarsi sono pochi e certamente non in modo continuativo. Anche le scelte di Sarri sono in discussione, il Napoli è apparso stanco, fermo sulle gambe e pensare che all’alba di dicembre possa già emergere stanchezza fisica è offensivo per la logica e l’intelligenza. La critica demolitrice non costituisce la linea di pensiero di chi ama il Napoli e la squadra ma difendere e nascondere colpe e responsabilità sarebbe un errore, a questo punto, grave e deleterio. Gli impegni che aspettano il Napoli obbligano gli azzurri a reagire in modo deciso e convincente, la prova di stasera non è stata all’altezza delle ambizioni, legittime e giuste in virtù anche dell’avversario.

Ciliegina sulla torta la squalifica di Mertens contro l’Inter. Sembra piova sul bagnato in casa Napoli, sperando che possa presto ritornare il sereno, dobbiamo solo aspettare che passi la nottata.

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