EDITORIALE – Napoli, tutto è Magnifico!

L’esaltazione o la disperazione dopo una partita rappresentano il malcostume, tipicamente italiano, di valutare istintivamente un tassello che assume valore solo in relazione di tanti altri. La pioggia di Udine rappresentava lo stato d’animo di una squadra che è scivolata in classifica e che ha visto naufragare, seppur parzialmente, i propri sogni di gloria. Il cielo plumbeo dell’incertezza e della sfiducia aveva ottenebrato le menti e le speranze di molti ma, come per ogni cosa riguardante la vita, nulla è eterno e tutto è mutabile. 

Il Napoli scaccia le nuvole, e finalmente, può specchiarsi nel sole di una vittoria convincente e rassicurante che riscalda i cuori in previsione di una settimana importante e decisiva per il futuro europeo. La classifica ancora non splende come potrebbe ma le distanze sono ravvicinate, sono solo due infatti i punti che separano il Napoli dalla Roma seconda in classifica. Quello che realmente contava in questo momento era ritrovare quelle convinzioni perdute, consolidare quegli automatismi necessari per sciorinare quel gioco tanto apprezzato un anno fa. Dall’alluvione di Udine è sorto un arcobaleno splendente, magnifico perché illuminato dal genio del folletto azzurro Insigne finalmente ritrovato. Dai suoi piedi sono sbocciati i gol vittoria e, se la traversa non avesse bloccato il suo estro, avrebbe colorato il cielo grigio di Udine con una tripletta da urlo. Aver ritrovato il sorriso sfolgorante del 24 di Frattamaggiore è la spinta che aveva bisogno la squadra per sfondare le nubi grigie del pessimismo e avvicinarsi all’azzurro più intenso e vivo, brillante ed intenso per scrivere nell’infinito il proprio destino glorioso. Alle prestazioni, ritornate magnifiche, ora manca il brillante finale per siglare un matrimonio litigarello ma, ammettiamolo, se non fosse così non sarebbe bello. La fascia da capitano indossata ieri dovrà essere il tramonto alle polemiche e ai voli di fantasia e l’alba del rapporto più bello che possa esistere: l’amore tra la madre (Napoli) ed un figlio (Insigne).

La magnificenza è contagiosa – Ieri Insigne ha conquistato l’attenzione di tutti grazie alla sua sfolgorante doppietta ma, a rubare le attenzioni dei più attenti, anche Diawara ha intinto la penna nella magnificenza scrivendo il proprio nome tra i migliori della partita. Il ragazzo smaliziato del Napoli ha disputato l’ennesima partita di qualità: corsa, dinamismo e quantità. Il suo è un moto perpetuo, costante e impreziosito dalla semplicità che diventa dote essenziale per essere decisivo. Fedez cantava che “tutto è magnifico” e, in questo momento, sembra essere la colonna sonora di questo nuovo rilancio. 

Ciò che ora è fondamentale è non disperdere la magnificenza che sta sorgendo dal pantano -apparente- che aveva caratterizzato l’ultimo periodo azzurro. A rendere credibile questa considerazione è l’analisi anche della componente fortuna. Il secondo gol del Napoli nasce dall’errore individuale del difensore azzurro, errore che in molte partite precedenti aveva invece penalizzato i partenopei. Qualcosa sta cambiando, dopo la pioggia sta tornando il sereno. L’arcobaleno delle speranze, il sole dell’aspirazioni sono lo scenario da cui rinascere come una fenice e volare alto nel cielo.

Infondo il cielo è azzurro come il Napoli e i partenopei non possono volare basso.

Articolo precedenteTMW – Mertens prossimo al rinnovo, frenata per quelli di Insigne e Ghoulam
Articolo successivoFINE PRIMO TEMPO – A San Siro 1-0 per il Milan nel Derby: decisivo Suso