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La calma prima della tempesta

Non è un mercoledì come altri, si gioca infatti il turno infrasettimanale di campionato. Al San Paolo il Napoli ospita l’Empoli, l’ex squadra allenata da Sarri ed oggi sotto la guida dell’amico Martusciello. La gara, nelle sue prime fasi, è molto tattica e combattuta a centrocampo grazie anche ad un pressing molto alto esercitato dai toscani. Con il passare dei minuti, però, il Napoli conquista la supremazia territoriale che gli consente di sfiorare il vantaggio in due occasioni, prima con Callejon e poi con Mertens. Il gol sembra possa giungere da un momento all’altro ma, a dispetto del gioco proposto dagli azzurri, il primo tempo va in archivio a reti bianche. Nella ripresa il leitmotive del match non cambia: azzurri che spingono alla ricerca del gol contro un Empoli che sembra non poter più resistere al forcing avversario. Callejon sul lato sinistro del campo, dopo un ottimo recupero sulla trequarti di Allan, propizia con un assist che attraversa tutta l’area di rigore il gol di Mertens. Al  51′ il Napoli trova il vantaggio e la partita, dapprima incanalata sulla via degli azzurri, trova finalmente compimento con il gol che certifica la mole di gioco proposta nonchè la spinta esercitata sugli avversari fino a quel momento.

Dal gol, la partita vive un momento di stanca fin quando l’Empoli cerca di produrre il massimo sforzo per trovare il pareggio. Una maggiore intraprendenza, spinta anche dall’ingresso di Croce, consente ai toscani di far scorrere qualche brivido di paura lungo la schiena dei giocatori del Napoli. Prima la traversa, poi la paratissima di Reina, certificano la necessità di chiudere la partita onde evitare pericolose sorprese. Il sigillo di chiusura giunge nel finale quando, da azione di calcio d’angolo, Hamsik la spizza permettendo a Chiriches di accompagnare la palla in rete a pochi centimetri dalla porta ormai sguarnita. Skorupski, autore di una partita assai gagliarda, non può opporsi e per la seconda volta deve concedere il pass agli azzurri, pass che chiude la contesa e regala altri tre punti al Napoli.

La calma prima della tempesta – Mercoledì di campionato che non regala particolari sorprese, le squadre di testa vincono lasciando invariate le distanze. La Juventus passeggia sulla Sampdoria trasformando la gara contro i blucerchiati in un pleonastico allenamento, la Roma rimonta a Reggio Emilia contro il Sassuolo portando a casa la vittoria. Il Napoli, invece, ha fatto le prove generali per quel che sarà la “battaglia” dello Stadium. Il tridente leggero, con Mertens sugli scudi, risponde bene facendosi apprezzare attraverso movimenti qualitativi. Insigne, pur non sciorinando una prestazione altisonante, in diverse occasioni si è reso protagonista di giocate dall’alto contenuto tecnico servendo assist al bacio per i propri compagni. Le giocate del folletto di Frattamaggiore fanno ben sperare a riguardo del suo recupero, più mentale che fisico, in vista della super sfida di sabato. Jorginho in cabina di regia, dopo il turno di riposo, ha offerto anch’esso una prova convincente. Solo una grande parata del portiere dell’Empoli non gli ha permesso anche di firmare il tabellino dei marcatori. Insomma, dalla partita di stasera, emergono solo positività. Una sorta di banco di prova e di riscaldamento, la calma ritrovata per affrontare la tempesta di Torino. La seconda vittoria consecutiva e una maggior limpidezza di quei dogmi di gioco, che tanto hanno fatto le fortune del Napoli, sono le certezze da cui ripartire.

Ciò che adesso sarà difficile per Sarri è la scelta degli undici da schierare sabato. A parte l’assenza della punta -dato ormai acclarato- è rassicurante poter contare su una sana abbondanza di scelte a centrocampo, là dove si svilupperà maggiormente la sfida con la Juventus. Ci aspettano quindi tre giorni intensi, in cui tutti proveranno a vestire i panni di Sarri con la convinzione di avere l’idea migliore. In attesa della tempesta, sperando possa sgretolare le certezze bianconere ed esaltare quelle azzurre, godiamoci una ritrovata calma.

Concludiamo con un augurio, ispirato dall’immortale Totò, per la partita di sabato: addà venì…

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