L’attesa è stata ampiamente ripagata da una prestazione pulita e giocate semplici contro il Crotone, proprio come un ragazzo di 19 anni dovrebbe fare alla sua prima da titolare in una squadra dalle alte ambizioni. Amadou Diawara saputo dettare ordine al gioco azzurro, distribuendo la palla più in orizzontale, in verità, per i suoi compagni di reparto e si è imposto fisicamente sugli avversari, caratteristica che in verità manca a Jorginho.
Sicuro dei propri mezzi, ha utilizzato l’intelligenza mostrata già lo scorso anno al Bologna con una crescita costante che gli ha permesso di diventare il faro rossoblu grazie agli ottimi piedi e una visione di gioco completa, degna di un calciatore con una maturità superiore agli anni che possiede (appena 19, ribadiamolo).
Insomma, qualità e quantità in un centrocampo gracidino ultimamente che, probabilmente, a causa delle tante partite giocate, ha mollato un po’ la presa incidendo poco. Sicuramente l’avversario non è di ampio calibro, ma la bravura è innegabile, deliziando finanche con giocate di alta scuola meritevoli da applausi da parte di tutto lo Scida.
È ancora presto per dare giudizi, bisognerà confortarsi, come detto in precedenza, con squadre di altro calibro, importante però era cominciare con il piede giusto per mettere Sarri in difficoltà nella scelta per un posto da titolare. Quest’anno, fortunatamente, c’è molta competizione, sperando di vedere presto anche Marko Rog.
Per il momento la scena se l’è presa il guineano, in una giornata felice anche per il Napoli che dopo un mese ritrova la vittoria. Cala il sipario in quel di Crotone con un nuovo protagonista dell’avventura azzurra, con una sicurezza un più nella mediana, per il presente ma soprattutto per il futuro.
