NUMERIAMOCI SU – Napoli-Benfica: il cinismo travestito da capolavoro

Ritorna l’appuntamento con la rubrica di MondoNapoli denominata “Numeriamoci su” nella quale, il giorno dopo ogni partita del Napoli, andremo rivivere il match degli azzurri valutandolo dal punto di vista tattico e statistico. Un analisi utile per comprendere ed approfondire le scelte di Sarri e dell’avversario di turno.

Ieri sera il Napoli debutta al San Paolo in Champions ospitando i portoghesi del BenficaSarri conferma il consueto 4-3-3, al quale Rui Vitória risponde con un 4-4-2 molto dinamico e vivace.

napoli-benfica

Partita equilibrata tra due grandi squadre dotate di tecnica raffinata e palleggio, nonostante l’abbondante risultato potesse far immaginare il contrario. Entrambe le compagini sono state vittime di un blackout decisivo ai fini del risultato. Il Benfica infatti ha subito 3 reti in soli 7 minuti di gioco ed il Napoli negli ultimi 20 ha concesso due reti ai portoghesi a seguito di leggerezze difensivi non rispettanti le qualità che gli azzurri hanno dimostrato di possedere.

La partita – Analizzando i dati della gara è evidente quanto dicevamo poco prima: l’equilibrio tra le due squadre nonostante il punteggio sia stato abbondante. Se al Napoli togliessimo infatti i tre calci piazzati notiamo che il numero di tiri vero la porta è praticamente identico: 8 a 7 per il Napoli, per un totale di occasioni create che premia i portoghesi (5 a 4 per il Napoli, ma con 2 passaggi chiave nati da palla da fermo). Ovviamente questo discorso non vuole sminuire nel modo più assoluto la capacità del Napoli di concretizzare le azioni nate da calcio piazzato. E’ assolutamente indiscutibile che tale qualità faccia parte del bagaglio tecnico di una squadra importante e che quindi ciò rappresenti valore aggiunto per la stessa. Grandi meriti quindi agli azzurri per la prestazione, giusto anche però riconoscere il merito al Benfica di aver condotto una buona partita vanificata poi da quegli otto minuti di “assenza”Napoli che comunque si è dimostrato nel complesso superiore al Benfica, dato che possiamo apprezzare dal campetto posizionale con tutte le conclusioni verso la porta di entrambe le squadre.

napoli-tiri
Napoli: arancione – Benfica: blu

 

I meriti azzurri Il Napoli è stato superiore al Benfica in virtù del fatto che è stato sé stesso. Analizzando i dati ne notiamo su tutti alcuni che hanno concretizzato la differenza tra le due squadre: possesso palla (56% a 44%, 610 passaggi corti a 463), miglior percentuale di duelli aerei vinti (62% a 38%) e in modo particolare la capacità di tenere distanti i portoghesi dall’area di rigore.

benfica-passaggi

 

Nel campetto posizionale sopra riportata possiamo notare tutti i palloni giocati in partita dal Benfica (678, contro gli 829 del Napoli). Si nota in modo evidente il numero esiguo dei passaggi in area, tiri compresi. Questo è stato il frutto di un atteggiamento che è stato quello giusto per un arco temporale di circa 55′-60′ di gioco, partendo dall’occasione di Mitroglou al gol-beffa di Guedes. Intervallo di tempo in cui si è palesato sul campo un dominio tecnico ed emozionale da parte del Napoli, che ha limitato gli avversari e ha accelerato a folate, afferrando con rapacità l’attimo giusto subito dopo l’intervallo, riuscendo a realizzare 3 reti in soli 7 minuti di gioco. In tutto questo è evidente quanto lampante che il Napoli abbia saputo essere cinico. Cinismo però impreziosito da una spettacolarità e qualità di palleggio da squadra non comune, rendendo meravigliosa la vista per i presenti al San Paolo. Tutte queste considerazioni prendono corpo in quanto il gioco del Napoli è di squadra, frutto di cose belle dal punto di vista tecnico e tattico. A supporto di questa tesi possiamo considerare ad esempio i triangoli perfetti tra Ghoulam, Hamsik e Mertens. Lo slovacco ieri è stato impegnato a onor del vero più in un lavoro di distribuzione (16 passaggi a Jorginho, 13 a Mertens) che di creazione offensiva come è più sua abitudine (0 key passes per lui ). Il trio, precedentemente citato, della fascia sinistra ha permesso al Napoli di sviluppare gran parte delle manovre offensive (il 44%) da quel lato, producendo 15 cross tra Ghoulam (10), Mertens (3) e Hamsik (2). Molto preciso ed efficace il lavoro combinato difesa-ripartenza del triangolo centrale Maksimovic-Koulibaly-Jorginho, quasi infallibili in interdizione (10 eventi difensivi e il 60% dei tackle riusciti) ed efficaci anche nel far ripartire l’azione: 92 appoggi sulle varie direttrici di passaggio.

Jorginho, di questa classifica, è tornato nuovamente leader generale con 116 tocchi. Perfetto anche il sistema difensivo, capace di contenere con puntualità e accuratezza dei dettagli l’avversario. In situazione di palla scoperta la linea difensiva scappa all’indietro e il centrocampo mancante di un uomo in copertura, precedentemente salito in pressing, è sempre sostituito in modo immediato. Il tutto reso possibile da un sapiente movimento a scalare di tutti gli interpreti azzurri, che scappano sistematicamente dietro la linea della palla per sostenere la fase difensiva della squadra. Si registra inoltre l’ennesima buona prestazione positiva di Ghoulam in questo inizio di stagione: a parte i triangoli di cui vi abbiamo già parlato sopra, da sottolineare il suo contributo continuo in fase offensiva (3 key passes e 10 cross effettuati) e l’ottimo lavoro in fase di cucitura del gioco, con la seconda miglior percentuale di pass accuracy tra i calciatori in campo che hanno giocato più di 80′. Grandissima prestazione anche per Nikola Maksimovic, il quale pur entrando a freddo, disegna una prestazione diligente, ordinata, precisa corroborata da una precisione in fase di palleggio altissima e risultata la migliore della squadra (95.4%). Autore inoltre di 2 contrasti aerei vinti su 2, un duello one-to-one portato a casa e il 50% dei tackle riusciti. Un inizio davvero folgorante per lui.

I meriti del Benfica – Come dicevamo anche il Benfica è stato comunque autore di una partita qualitativa. Difatti, al di là del momento di buio difensivo, ha espresso anche buone individualità: Semedo, in particolare, sulla fascia destra. Un moto perpetuo capace di catturare letteralmente l’intera corsia ma anche di mettere insieme 15 eventi difensivi, equamente divisi tra palle intercettate, spazzate e passaggi o tiri bloccati. Una partita particolarmente intensa e ricca dal punto di vista qualitativa e quantitativa per il 22enne di Lisbona, tanto che dal suo lato il Benfica ha costruito il 46% delle sue manovre offensive.

semedo
Questa la heatmap di Semedo a dimostrazione di quanto abbiamo detto precedentemente.

Il Benfica ha messo in mostra una profonda capacità di palleggio e non solo, anche una buona capacità di creare manovre importanti. Ieri sera il Benfica è riuscito a creare più azioni da azione manovrata (in gergo tecnico open play) della squadra di Sarri: 7 open play attempts per i lusitani contro le 4 per il Napoli. Tutto questo rafforza l’importanza e il valore della partita vinta ieri sera, in virtù appunto di un avversario altamente qualitativo.

L’annotazione finale – Abbiamo assistito ad una prestazione importante e di qualità sostenuta da un gioco altamente spettacolare. Molti i temi tattici e tecnici che abbiamo apprezzato nella prestazione degli azzurri. Unica pecca e nemmeno troppo piccola è stata l’amnesia degli ultimi 20 minuti. Le cose arrapanti – Sarri dixit –  viste per buona parte di gara sono state oscurate da una deconcentrazione che non può ripetersi nuovamente in quanto non sempre sarà possibile di godere di quattro gol di scarto. La squadra cresce ed evolve le proprie capacità tecniche-tattiche in modo rincuorante, oltretutto aggiungendo nuovi validi interpreti al corollario delle scelte di Sarri (Maksimovic). Ultimo passaggio da compiere è la gestione della normalità, non è possibile difatti correre a pieno ritmo per un’intera partita. Occorre imparare a congelare le partite senza vanificare il buono precedentemente eseguito portando a casa il risultato senza affanni.

Per ora applaudiamo ad un Napoli che ha saputo regalarci una notte meravigliosa sotto il cielo d’Europa colorato d’azzurro per l’occasione.

RIPRODUZIONE RISERVATA

fonte immagini: www.uefa.com – www.whoscored.com

 

 

Articolo precedenteFOTO IG – Allan: “Ieri una notte magica, una grande prestazione.. sempre grazie ai nostri tifosi!”
Articolo successivoAg. Ghoulam e Tonelli: “Faouzi il miglior terzino sinistro della Serie A. Lorenzo? Presto in campo”