Il cielo d’Europa attendeva da più di due anni ormai di essere squarciato dall’urlo Champions azzurro. Attesa terminata finalmente in una notte di fine settembre. In un San Paolo formato planetario si è levato al cielo il boato partenopeo, una scarica d’adrenalina che come un fulmine si è abbattuto sul rettangolo di gioco caricando gli undici azzurri.
Napoli forza 4 e la rabbia di Sarri – L’avvio degli azzurri è folgorante, sfavillante e spinto da un pressing asfissiante. Pochi secondi e già Milik ha sui piedi il pallone del possibile vantaggio. Napoli che con il passare dei minuti aumenta gradualmente quanto inesorabilmente il proprio ritmo, fino a trovare al 20′ il vantaggio da azione di calcio d’angolo grazie all’inzuccata del capitano Hamsik. Primo tempo altamente qualitativo per gli azzurri e preludio all’esplosione che avrebbe preso forma nella ripresa. Nel secondo tempo gli uomini di Sarri strapazzano il Benfica annichilendolo e straziandolo all’angolo attraverso la messa in pratica di un gioco spumeggiante, corposo ed intenso in fase offensiva tanto da non dar respiro a nessuna controffensiva avversaria. Benfica soffocato da 3 gol in 7 minuti, la M&M si scatena in un lasso di tempo incredibilmente piccolo e affresca sul campo uno strapotere tecnico tale da tramortire le speranze dei portoghesi. Mertens raddoppia il vantaggio dipingendo una traiettoria degna di Giotto su punizione sulla quale Julio Cesar non può opporsi, Milik poi ricrea la ormai famosa coppia gol con il belga attraverso un rigore perfetto che vale il tre a zero. Infine è ancora uno strepitoso Mertens a calare il poker con il quale il Napoli chiude virtualmente il match. Azzurri splendidi, capaci di sciorinare un gioco per certi tratti poetico ed ispiratore, autentica delizia per gli occhi dei tanti tifosi azzurri presenti. Napoli padrone del campo e capace di schiacciare una squadra come il Benfica tutt’altro che scarsa: i portoghesi difatti comandano la classifica nel loro campionato nazionale. Tutto perfetto ed arrapante, usando le stesse parole di Sarri in presentazione della partita, ma il pericolo è dietro l’angolo e il Napoli inciampa colpevolmente su una ormai vecchia e conosciuta buccia di banana.
La squadra si siede dopo il quarto gol credendo di poter gestire una gara già virtualmente chiusa e in cui non si dovesse aggiungere null’altro per portala a casa. Errore che viene pagato dal Napoli a caro prezzo, il Benfica infatti segna grazie alla leggerezza in fase di palleggio di Jorginho e riapre definitivamente la gara poco più tardi con il secondo gol. Distrazioni e rilassamenti che rischiano di rovinare una prestazione che per oltre un’ora è stata perfetta, atteggiamento di sufficienza che fa infuriare Sarri e scolorisce, fortunatamente non più di tanto, una partita condotta per autorevolezza e qualità da prima della classe. Per fortuna degli azzurri la partita volgeva ormai al termine e quindi la rimonta del Benfica non ha potuto avere sviluppi. La notte del debutto in Champions può essere così archiviata con una grande gioia e soddisfazione per il sontuoso risultato conseguito. Sarri – il perfezionista – sicuramente ritornerà sul calo mentale della squadra, lavorando con i ragazzi perché tale amnesia non si ripeta nuovamente. Una squadra che ambisce ai grandi palcoscenici nazionali ed europei non può concedersi tali errori, la crescita e la maturità passa anche da questi dettagli.
Hamsik e la carica dei 101 – Prestazione altisonante ed impreziosita dal gol che sblocca la partita. Il capitano azzurro sviluppa un gioco straordinario, corroborato da tanta corsa e qualità in fase di palleggio. Marekiaro è stato, al di la del gol, il migliore per rendimento del centrocampo del Napoli, capace di aggiornare oltretutto il proprio libro personale dei record. Il gol di stasera è infatti il numero 101 in maglia partenopea, in più è il primo giocatore azzurro a riuscire a segnare in tre edizioni diverse della Champions con la maglia del Napoli. Altra chicca statistica di cui può fregiarsi il capitano azzurro è quella di essere stato, in tutte e tre le edizioni di Champions disputate con il Napoli, il primo marcatore nella gara di debutto al San Paolo. Insomma, se ancora ce ne fosse bisogno, Hamsik incide con il fuoco il suo nome nella storia del Napoli, attraverso numeri e statistiche da autentico numero uno e fuoriclasse senza tempo.
La notte del San Paolo si colora d’azzurro avendo come epilogo un autentico trionfo: un Napoli stupendo vola a quota sei nel girone candidandosi alla vincita dello stesso. In attesa che certe distrazioni vengano corrette in corso d’opera, applaudiamo ad un Napoli europeo forza 4.