Hamsik, sei da 100 e lode!

Maglia numero 17, cresta alta rivolta verso il cielo e fascia da capitano che sfoggia da autentico napoletano pur essendo slovacco di nascita. Parliamo di Marek Hamsik, leader indiscusso del Napoli che è stato e del Napoli attuale. Dieci anni di onorato servizio per il ragazzino arrivato all’ombra del Vesuvio in pieno anonimato e che negli anni, a suon di assisti e gol, ha conquistato i cuori dei tifosi azzurri. 

Favola più bella non sarebbe potuta essere scritta, un ragazzo che diventa uomo abbracciando i valori più profondi e sentiti della napoletanità più autentica e pura. Percorso che abbraccia dieci anni di storia e di crescita costante di una società ripartita dalla Serie C e che oggi culla l’ambizione di governare la Serie A. Cresta alta fin dall’inizio quanto rigogliosa a testimoniare, attraverso l’estetica, il carattere di leader di uno dei migliori giocatori della storia azzurra. Numeri da record e prestazioni da incorniciare per lo slovacco divenuto presto scugnizzo, bandiera di un popolo che si è impersonificato in lui per fedeltà e trasposizione di quei valori intrinsechi al popolo azzurro. Trascinatore silenzioso e giocatore che lavora nell’ombra, classico esempio di ciò di cui si sente la mancanza solo quando non c’è ma che in realtà rappresenta valore aggiunto di ogni schema e tattica rivolta al gioco di qualità.  

Dopo le “polemiche” arbitrali tra mister Sarri e il presidente De Laurentiis ci si aspettava la risposta degli azzurri sul campo. Risposte che non potevano non passare da lui, lo slovacco-napoletano che sa vestire i panni del trascinatore, dorare le prorie prestazioni con numeri da super eroe e illuminare le notti partenopee d’azzurro intenso prendendo per mano le ambizioni dei tifosi napoletani accompagnandole lungo il sentiero più eccelso e gratificante possibile. Anche stasera il capitano azzurro sciorina un calcio meraviglioso, fatto di fraseggi e palleggio d’alta qualità e innaffiato da un gol che  non necessita di parole per descriverlo, ma solo che il tasto rewind si incanti per vederlo mille e mille volte. Sigla il raddoppio del Napoli e incide con il fuoco nella storia partenopea il proprio nome per la 100esima volta. Cento volte di Hamsik ma l’emozione è la stessa del primo gol, gli anni sono passati ma i brividi si sono cristallizzati in urlo di gioia che non vuole spegnere il proprio eco, eco che riecheggia nei cieli azzurri corroborato da un rinnovo che fa sperare per altri anni di giubilo e gioie. Storia infinita quella che lega Hamsik al Napoli che si aggiorna, partita dopo partita, nel libro dei record più splendenti e altisonanti che si potessero immaginare. 

Hamsik, cento e lode – Se fosse possibile esprimere un voto per le prime dieci stagioni in azzurro di Hamsik sicuramente quello più azzeccato sarebbe il 100. Cento come i gol realizzati in maglia azzurri e 100 come il coefficiente di fedeltà dimostrato nei suoi dieci anni partenopei per la causa napoletana. Cento come il valore che qualsiasi tifoso azzurro concederebbe al proprio capitano, capace di andare in tripla cifra in maglia azzurra in 410 presenze. Le parole e gli aggettivi solo terminati per celebrare la qualità assoluta del numero 17, capace di disegnare dal centrocampo in su giocate degne di un vero artista del pallone. 

Caro Marek, meriti 100 e lode e un applauso da tutto il tuo popolo di cui sei diventato re indiscusso. La qualità delle tue giocate e la fedeltà dimostrata in questi anni ti hanno eletto autentico beniamino di una città che nei tuoi occhi vede la sua stessa voglia di vincere, la sua stesa voglia di ribaltare quelle gerarchie che da anni comandano il nostro calcio.

Ancora auguri allora Marek Hamsik, perché questi possano essere i primi 100 gol con questa maglia, per altrettanti trionfi nella terra che ti ha eletto ambasciatore azzurro nel mondo.

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