Non sempre le parole riescono ad esprimere i sentimenti, i brividi e gli scossoni emotivi che un cuore innamorato può provare in ogni suo battito. La colonna sonora di questa stagione del Napoli rappresenta il manifesto di ciò che abbiamo detto prima. Un coro cantato ed urlato, la voce del sentimento puro e la forza dell’amore che scavalca la ragione e le logiche affariste dei potenti, la forza di un popolo che non smette mai di sognare e di lottare per il proprio futuro. Tutto questo è stata la stagione degli azzurri. Di questa cavalcata vincente restano le emozioni che sono scorse nelle vene di chi realmente tifa Napoli, di chi ha gioito e pianto per le sorti dei partenopei senza mai prendere le distanze da questo gruppo di uomini veri. Si abbiamo parlato anche di pianti, non esiste debolezza nel manifestare ciò che proviamo se alla sua base esiste l’onesta di vivere una qualsiasi cosa con profondità e senza remore alcune.
– La serata: Stasera c’è stata anche una partita di calcio, in scena Napoli e Frosinone che in un San Paolo gremito come nelle giornate più gloriose si sono affrontate per pronunciare la parola fine alla propria stagione. Occorreva la vittoria per essere sicuri del secondo posto e questo è ciò che è accaduto.
– La storia: In una pioggia biblica la storia si colora d’azzurro, il Napoli batte ogni record personale e Higuain incide con il fuoco il suo nome nella storia dei marcatori di tutti i tempi del nostro campionato. Una tripletta in una serata da leggenda. Un mostro, un marziano con la maglia numero 9 regala una pagina di storia a cui abbiamo avuto tutti l’onore di assistere in diretta. Tre squilli di tromba, tre acuti di cui uno da fantascienza, tre perle che portano il Pipita ad entrare di diritto nell’Olimpo dei più grandi di tutti i tempi. Il Napoli vince 4-0 e apre le danze della festa, del giubilo e dei ringraziamenti per questi ragazzi che hanno incorniciato una stagione con i colori del successo. Certo, lo scudetto non è arrivato all’ombra del Vesuvio ma chi dice che arrivare secondi rappresenti necessariamente una “sconfitta”? Mai in quest’ultimi anni gli azzurri sono stati così vicini alla conquista dello scudetto, mai si era percepito così forte l’odore di una vittoria che avrebbe inebriato di sana “pazzia” un’intera città e un popolo. Forse un avversario “troppo più forte” o solo questione di “destino” sono stati i fattori che hanno frenato la scalata azzurra alla vetta, rincorsa che ha avuto come epilogo la piazza d’onore. Posto d’onore che questa squadra avrà nei cuori dei tifosi napoletani, posto d’onore nell’Olimpo delle leggende azzurre. Quindi grazie a voi: fantastici interpreti di quel concetto tanto cantato: “ed oggi come allora difendo la città”.
– Grazie: Grazie a tutti, dall’allenatore alla società, dal singolo giocatore fino all’ultimo dei magazzinieri, perché siete riusciti a scrivere nei nostri cuori settimana dopo settimana una delle favole più belle che si potessero leggere. Abbiamo sognato e sperato insieme che a volte le regole potessero essere sovvertite, che non sempre i più “forti” debbano vincere, che la conclusione più bella per un film sia il lieto fine piuttosto che l’amarezza di un desiderio negato. Perciò ancora grazie ragazzi, per la Champions diretta e perché siamo sicuri che nella prossima stagione lotterete ancora più intensamente per ritrovarci ancora qui a festeggiare insieme a voi, ma questa volta per il gradino più alto del podio.
Caro Napoli, arrivederci alla prossima stagione, la domenica senza di te non sarà la stessa.
