Napoli, la tre-menda paura!

La dura legge del tre ha colpito gli azzurri. Nello scontro diretto e decisivo per la partecipazione diretta alla prossima Champions si concretizza la beffa, un Napoli bello in palleggio e padrone del campo subisce a un minuto dal 90′ il goal che sancisce la sconfitta, celebra lo scudetto ai rivali più odiati e complica in modo determinante la conquista del secondo posto: traguardo fondamentale per pianificare il prossimo futuro.

– La partita: Gara equilibrata quella giocata tra Roma e Napoli, squadre che nel primo tempo hanno badato più a limitarsi vicendevolmente piuttosto che ricercare la vittoria. Nella ripresa la musica cambia, gli azzurri conquistano il pallino del gioco schiacciando la Roma nella propria trequarti rendendola incapace di offendere l’area partenopea. I presupposti sembravano quelli ideali, il goal sembrava potesse essere la logica conseguenza di un predominio territoriale e di gioco evidente e mai in discussione. Le occasioni arrivano e se il Napoli non trova il vantaggio è solo per merito della bravura e fortuna del portiere giallorosso, capace di sventare ogni pericolo gli si proponga dinanzi tenendo così in vita le speranze della Roma. Quest’ultime trovano poi la loro esaltazione massima quando al 89′ Naingollan sfodera un tiro imparabile per Reina, giubilo per la Roma e precipizio azzurro che si fondono in un cocktail amaro e indigesto per i supporters partenopei.

– La beffa: Quegli ultimi maledetti minuti di partita hanno contrassegnato la stagione degli uomini di Sarri, a Torino hanno spianato la vittoria bianconera sia della partita che dello scudetto e oggi hanno riaperto la lotta al secondo posto quando ormai sembrava archiviata. Sconfitta che ha il sapore della beffa più amara pensando anche che questa ha permesso alla Juventus di vincere matematicamente il suo quinto scudetto consecutivo.

– La legge del tre e la tre-menda paura: Sono ormai tre le partite consecutive che il Napoli perde in trasferta (Udine, Milano e Roma). Tre sconfitte che testimoniano un problema evidente: nelle ultime settimane gli azzurri non riescono più a fare punti lontano dal San Paolo. Classifica che ora rischia di diventare una condanna per chi ha duellato per lo scudetto per larga parte di stagione e che ha sognato legittimamente la conquista del primo posto. Anche la piazza d’onore, riconoscimento meritato per la stagione disputata nel suo insieme, rischia ora di subire un nuovo scossone trasformandosi in un altro tremendo rimpianto. Quel terzo posto suonerebbe come una sconfitta dura ed indigesta, punizione eccessiva per una squadra che ha senza dubbio espresso il miglior gioco in Italia. Ora più che mai serpeggia una tre-menda paura nei tifosi azzurri che hanno dovuto prima accettare la vittoria “incontrastata” della Juve, e ora potrebbe veder svanire anche l’accesso diretto alla massima competizione europea che porterebbe indubbi svantaggi e danni sulla pianificazione futura.

– La liberazione del Pipita, del campionato e quella preghiera mai esaudita: Il campionato finisce oggi, la Juventus vince lo scudetto e per certi versi questo è un sollievo per tutti. Una sorta di liberazione potremmo dire, l’unica liberazione che non avremo è la maniera con cui certi risultati vengono conseguiti. Il Napoli a San Siro subisce il goal del vantaggio neroazzurro in netto fuorigioco, lo stesso che viene fischiato ingiustamente a Bernardeschi in Fiorentina-Juventus e che nel derby della mole non permette a Maxi Lopez di regalare il vantaggio al Torino. Tutto questo e molto altro rende il campionato italiano maledetto, la preghiera per “liberarci dal male” sembra non essere accolta dagli dei del pallone. Ma questa è una vecchia storia di cui è meglio non parlarne, l’unica liberazione di cui oggi il Napoli può godere è quella del suo numero 9: il Pipita. Higuain ritorna in campo dopo la squalifica ed è a lui che i tifosi del Napoli ora affidano le speranze di salvare la stagione.

– La speranza: Dopo i veleni della giornata, occorre cercare e trovare lo zucchero necessario per addolcire il proseguo di stagione. Ora i punti di vantaggio sulla Roma sono due e il Napoli avrà due gare in casa per tener distanti i giallorossi e una trasferta non impossibile con il Torino. Tutto è ancora quindi nella mani degli azzurri che, con Higuain in campo, avranno senza dubbio una spinta suppletiva per conseguire il secondo posto. Nonostante la beffa odierna, il Napoli non dovrà mollare e stringere i denti nelle ultime tre battaglie di questo campionato.

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