Una partita da batticuore puro, da vero big match in un freddo Monday night di fine novembre.
Il Napoli schiera un classico tridente e i tifosi accorsi allo stadio hanno senza dubbio vinto la gara sugli spalti tra cori, coreografie e grande entusiasmo perché quella di stasera, oltre ad essere una grande partita, permette alla squadra di Sarri di aprire nuovi scenari, inediti e a lungo sperati.
Avere Higuaìn là davanti è pura goduria, in un momento di forma pressoché eccellente, il quale ha permesso di andare subito in vantaggio con un gol spettacolare. Sembrava tutto semplice, soprattutto dopo l’espulsione al 45esimo di Nagatomo, ma in realtà il Napoli ha tradito un po’ le aspettative mostrandosi troppo arrendevole nella seconda frazione di gioco.
Diverse possono essere state le cause della debacle azzurra nella seconda frazione di gioco: la stanchezza, la fisicità del centrocampo nerazzurro e le assenze, comunque pensanti, di Mertens e Gabbiadini, i quali avrebbero portato sicuramente freschezza a lucidità al gruppo; nonostante i tre pesantissimi punti, Sarri non si può dire del tutto soddisfatto perché certe disattenzioni gravi possono essere pericolose. Mai perdere la concentrazione.
Due legni nei minuti finali che hanno vietato ai nerazzurri di pareggiare, ma un plauso va indubbiamente a Pepe Reina che ha gestito la sua porta come solo un campione sa fare, salvando così allo scadere il vantaggio partenopeo.
L’importanza di avere due fenomeni nei poli opposti del campo rende gloriosa una squadra. E’ doveroso un grazie all’argentino e allo spagnolo per permettere a certi sogni di poter diventare realtà, inaspettatamente.
Chiusa la pratica Inter, ora testa al Bologna… Sin prisa però sin pausa.
