EDITORIALE – Moralità, etica, senso di appartenenza: Conte filosofeggia, Il Napoli sorride

Riprende la sosta per le nazionali e tanti azzurri sono già volati via per affrontare le ultime gare dell’anno, puntando a guadagnarsi un posto per l’Europeo che si terrà fra poco più di sei mesi e che sarà un’ottima vetrina per i talenti, soprattutto per quelli più giovani, che solo ora stanno provando l’emozione di partecipare a tornei importanti come questi.

Qualcuno ha già il posto assicurato, altri devono ancora avere la certezza di poterci essere e diventare protagonisti del nuovo evento che si terrà l’estate ventura. Fra questi ci sono due ventiquattrenni che in campionato stanno facendo più che bene ma che dal ct non sono stati presi in considerazione, saltando così le due amichevoli che verranno. Lorenzo Insigne e Jorginho (quest’ultimo ha il passaporto italiano grazie ad un avo proveniente dalla zona veronese) sono stati – clamorosamente – esclusi dai 28 di Conte, che con toni polemici, ha fatto intendere di non aver pensato ai due (e tanti altri), soprattutto al talento di Frattamaggiore, per motivi etici.

Esatto, perché il leccese ex Juve in conferenza ieri ha parlato di moralità, di senso di appartenenza che, secondo lui, mancherebbe a diversi calciatori, compresi al numero 24 e al numero 8 napoletani. Sicuramente nessuno più di lui sa cosa significhino questi valori, da giocatore e da allenatore ha dimostrato di possederne in quantità, peccato solo per la piccola ed insignificante “macchia” in carriera che lo coinvolse nel circolo del calcio-scommesse, patteggiando infine per tre mesi con tanto di ammenda di 25.000 euro.

Semplici dettagli insomma, l’ex bianconero sembra essere diventato il buon samaritano da quando ha vestito l’azzurro della nazionale, o meglio un grande patriota che vuole al suo servizio i migliori “soldati” pronti ad affrontare con coraggio e amore per la patria le due sfide settimanali.

Il Napoli da una parte sorride, i due classe ’91 avranno così il tempo di ritrovare le forze e partire ancora più carichi in vista della gara contro l’Hellas Verona, che vede il regista italo-brasiliano un ex d’eccezione, lui che è cresciuto e maturato in quel club.

Dall’altra parte che un po’ di rammarico, ogni calciatore sogna di poter vestire e onorare la propria nazionale, come salto di qualità nella carriera e come sigillo di una maturità calcistica compiuta.

L’Italia sarà testa di serie grazie ai punti conquistati nel girone precedente, una scalata non proprio facilissima ma che ha portato, in fondo, i suoi frutti. In egual modo la bella figura fatta in Europa League, ha permesso all’unico napoletano di essere presente nella lista, dopo una precedente esclusione. Manolo Gabbiadini prende il “posto” di Lorenzo e figura finanche tra i protagonisti della nuova maglia, sponsorizzata sempre nella giornata scorsa.

C’è chi viene e c’è chi va, ma in proiezione europeo cercheranno tutti e tre di poter esserci.

L’unico pensiero ora è il Napoli e, almeno per questo club, l’amore e il senso di appartenenza sembrano prevalere. Meno male per Sarri e i tifosi, altrimenti sarebbe stato davvero un peccato vederli irrispettosamente vestiti di azzurro (quello partenopeo).

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