Sette, come settima giornata, come sette sorelle

Sette giornate per sette squadre. E’ sette la parola del giorno, quello che, più di ogni altro finora, ha fatto chiarezza sul futuro andamento di un campionato più incerto che mai e senza una forza dominante: stop, ripartenze, conferme, delusioni. Il cambiamento in vetta(Fiorentina che supera Inter) è il primo dell’anno, così come la prima vittoria della Juventus allo Stadium o il primo successo del Napoli lontano dal San Paolo contro un Milan sempre più delusione ma che, nonostante tutto, è a 9 punti. Come sono 9 i punti nelle ultime 3 gare di Lazio – ripartita alla grande dopo il 5 a 0 di Napoli – e Fiorentina, vera e propria sorpresa del campionato e capolista solitaria. Conferme solo a metà per la Roma, vincente ma bella solo per un tempo come spesso gli capita ultimamente. La settima giornata, inoltre, ha visto anche il rallentamento di Chievo, Sassuolo e Torino, fin ad ora in zona Champions: segnale che la via per l’Europa e per il tricolore va sempre più restringendosi a 7 realtà:

  • Fiorentina: la squadra di Sousa, in questo avvio di campionato, ha stupito tutti per compattezza, solidità e unione: miglior difesa del campionato con soli 4 goal subiti, squadra che cambia spesso faccia e interpreti tranne uno: Borja Valero, sempre più leader della viola;
  • Inter: anche i neroazzurri sono stati una piacevole sorpresa di questo avvio di campionato. 5 le vittorie di fila prima dello stop con la Fiorentina. Squadra scorbutica, ottima difesa, poco gioco ma tanti giocatori di personalità e talento. Jovetic il leader, anche se il suo infortunio si è fatto sentire e come;
  • Lazio: ricordata sopratutto per le disfatte di Verona(col Chievo) e di Napoli, la squadra di Pioli è comunque al terzo posto con ben 15 punti. Discorso inverso all’Inter, quello dei biancocelesti: ottimo gioco e soluzioni offensive, poco equilibrio e sopratutto pochi ricambi, quelli che non ci sono stati per sostituire Biglia, capitano e leader degli acquilotti;
  • Roma: la squadra di Garcia, fino ad ora, è stata una vera e propria incognita. 14 i punti, nonostante parecchi blackout e una difesa non più imperforabile come gli anni passati. Dzeko, causa infortunio, manca ancora all’appello. Il suo connazionale Pjanic si sta sostituendo a lui nelle vesti di leader, anche a livello realizzativo;
  • Napoli: inizio difficile per la squadra partenopea. i 2 punti nelle prime 3 giornate avevano fatto storcere il naso a tifosi e addetti ai lavori, che piano piano si stanno ricredendo: merito di Sarri che sta portando equilibrio e voglia ad un gruppo che ha sempre avuto l’estro più importante del campionato. Inoltre la vittoria negli scontri diretti con Juventus, Milan e Lazio sono già un leggero vantaggio. Insigne ed Higuain sempre più leader;
  • Milan: probabilmente la compagine rossonera è quella meno quotata per la corsa al tricolore eppure non è da sottovalutare. Poche cose viste finora: difesa perforabile e attacco che punge solo in casa; ma i ragazzi di Mihjailovic hanno talento e Balotelli può portare qualcosa in più. Bonaventura, al momento, è quello che ha fatto vedere le miglior cose;
  • Juventus: Allegri è passato dalle stelle alle stalle. L’avvio di campionato della Juventus è stato un vero e proprio disastro: 5 punti nelle prime 6, difesa perforabile, tanti giovani di talento, ma pochi leader che potessero sostituire Vidal, Pirlo e Tevez. Il finale, però, è tutto da vedere. Il campionato bianconero probabilmente riparte da qui, dalla vittoria col Bologna. Infondo la rosa è ancora quella più completa del campionato. Buffon e Pogba(non ancora quello degli anni passati) trascineranno la squadra.
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