“Al Lupo al Lupo”, quel “grido” a cui Sarri potrebbe ricorrere…

Non tutti i mali avvengono per nuocere. Ancora è di attualità il malcontento dei tifosi per il mancato acquisto di un difensore (oltre che di Soriano), ma qualcuno che ci ha visto “un po più a lungo” non è affatto pessimista. La scelta, infatti, di non intervenire sul mercato per rinforzare ulteriormente il reparto arretrato potrebbe avere il suo perché; non solo per questioni economiche, bensì strategiche. Se hai il sospetto di avere un gioiello prezioso in casa, a che scopo recarsi dall’orefice?

Impossibile che dietro i piani oculati della dirigenza e di Sarri non ci sia un ragionamento simile, altrimenti non si spiegherebbe la scelta di trattenere sotto il Vesuvio il promettentissimo difensore Sebastiano Luperto, classe 1996. L’Empoli in primis ed altre squadre poi, si sono fortemente interessate al calciatore, ma il Napoli ha risposto picche. Evidentemente se lo si ritenesse così tanto acerbo sarebbe stato mandato in prestito per maturare, ma nessuno si è voluto privare del giovane. Luperto rappresenta altresì il modello di alunno perfetto di mister Sarri: giovane, capace, umile. Il tecnico toscano di giocatori ne ha forgiati eccome: Rugani l’esempio più lampante. Sebastiano non è molto dissimile dall’ex Empoli ma è inutile incorrere nei soliti paragoni e confronti poco fruttuosi, in quanto si tratta di due ragazzi, entrambi giovanissimi, accomunati solo dal talento; ciascuno con proprie caratteristiche e personalità.

In un periodo in cui francamente non spiccano certezze nella retroguardia azzurra, ecco che Sarri potrebbe gridare “al Lupo al Lupo” e affidarsi alla promessa di casa. Ovviamente tutti ci auguriamo che il ragazzo possa avere quest’opportunità ma allo stesso tempo non ci pare saggio caricarlo di eccessive responsabilità. Avrà modo di crescere pian piano e sicuramente con successo!

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