Home News Juve-Napoli, una sfida che vale (forse) una stagione

Juve-Napoli, una sfida che vale (forse) una stagione

 Juventus-Napoli probabilmente non sarà mai una partita come le altre per motivi che abbracciano questioni extra-calcistiche che sono note a tutti ed è quindi inutile scavarle nuovamente. Il 23 maggio nella bolgia dello stadio bianconero ci sarà una delle sfide più importanti della stagione azzurra, che, guarda caso, cade proprio sei mesi dopo la vittoria della Supercoppa a Doha, disputata in verità il 22 dicembre.

Benitez, ormai pronto all’addio, vuole comunque lasciare al suo successore una squadra che possa ritornare ai vertici del calcio che conta, permettendo con l’ipotetico terzo posto i preliminari di Champions falliti dallo spagnolo un anno fa.

In campo, fra due giorni, dovranno scendere soprattutto le motivazioni, alla base di ogni progetto perché senza di esse, la partita si metterà in salita, se si pensa alla condizione mentale e fisica degli uomini di Allegri, i quali hanno conquistato dopo il quarto scudetto consecutivo, anche la decima coppa Italia e, famelici, non hanno intenzione di abbassare il tiro. Serviranno quindi i migliori, i pilastri azzurri per distruggere la corazzata torinese, mancati a Kiev contro il Dnipro, che da sempre ha avuto qualche problema con quella partenopea, se si ricordano le due finali perse negli ultimi tre anni. In una sola parola: riscatto.

Dati alla mano, però, l’ago della bilancia pende tutto per la Juventus, che da quando ha costruito il nuovo impianto, ha sempre rispedito il Napoli a casa con una miriade di gol. Ancora nessun azzurro ha segnato in quella bolgia e, dunque, le previsioni non sono molto confortanti per adesso.

La storia, però, cambia, gli uomini pure. Sicuramente chi dovrà giocare con più stimoli sono gli uomini di Rafa che non dovranno mancare questo appuntamento, l’ennesimo della stagione.

“Toppare” significherebbe salutare quasi sicuramente il sogno Champions, dunque un altro triste fallimento stagionale, soprattutto perché i soldi di questa competizione potrebbero permettere a De Laurentiis di fare ulteriori sacrifici nelle zone più in “crisi” come difesa e centrocampo.

I tifosi, dal canto loro, sono fiduciosi o almeno puntano tutto sugli uomini chiave della squadra: l’esperienza di Higuaìn o Callejon, l’orgoglio di Hamsik o Insigne, la furbizia di Mertens o il piedino fatato di Gabbiadini, una sorta di ex della sfida. 90 minuti che accenderanno le speranze o le affievoliranno quasi totalmente. Il destino è nelle loro mani e la fortuna aiuterà i più audaci.

Benitez desidera solo finire nel migliore dei modi questa esperienza da allenatore del Napoli, nonostante l’anno sia stato ad ampi tratti negativo, lasciando così alla piazza una piccola certezza e un dolce ricordo, magari come primo allenatore a vincere nell’impenetrabile Juventus stadium.

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Ludovica Donnarumma

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