Gazzetta – Dybala spegne le voci di un possibile approdo in azzurro: “Futuro? Ora non ci penso. Stimo molto un centrocampista della Juventus…”

Ormai se lo contendono in tanti: mezza Europa su Paulo Dybala, tutti a corteggiarlo a suon di decine di milioni. La stella argentina, cercata anche dal Napoli,  ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in cui si è soffermato sulla sua vita personale e i suoi progetti per il futuro.

Dybala, pensi mai alle nozze?
“Ma no, siamo ancora molto giovani, lei è mia coetanea, studia Economia e commercio a Buenos Aires, ne abbiamo di tempo”.
Antonella, la sua fidanzata, dove le consiglia di andare a giocare l’anno prossimo?
“Lei vorrebbe che tornassi in Argentina, visto che ancora per un po’, almeno fino alla laurea, non si potrà muovere da Buenos Aires. Ma sa che per ora non sarà possibile”.
A lei invece dove piacerebbe disputare il prossimo campionato?
“Non lo dico, altrimenti domani ci fate un titolone. Un giorno vorrei andare al Boca Juniors la squadra per cui faceva il tifo papà Adolfo, morto 5 anni fa, una passione che aveva trasmesso pure a me. Ma anche per questo c’è tempo”.
Pensiamo allora al suo futuro immediato e ai 50 milioni di euro come ultimo prezzo fissato da Zamparini: pensa di valere così tanto?
“Il presidente è da sempre un mio ammiratore, forse l’unico a credere in me anche quando tutti gli altri mi criticavano e dicevano che non valevo i soldi spesi per portarmi in Sicilia (12 milioni di euro, n.d.r.). Lo ringrazio per la fiducia che mi ha sempre accordato. E’ giusto che lui ora cerchi di guadagnare il massimo dalla mia cessione, fa il suo lavoro, come io faccio il mio in campo. Spero solo che se domenica a Parma gioco male, non mi sottraggano 10 milioni di valutazione, portandola di nuovo a 40 milioni di euro. Ma io a queste cose non voglio pensare”.
Parliamo allora del cittì della nazionale argentina: cosa vi siete detti domenica sera?
“Abbiamo parlato di tutto. A cominciare dalla mia vecchia squadra, l’Instituto di Cordoba, dove ho cominciato la carriera e dove Marino ha anche allenato. Mi ha dato qualche consiglio. La sua visita a Palermo mi ha fatto piacere, non ne sapevo nulla, mi hanno avvertito della sua presenza in tribuna quando già ero negli spogliatoi e mi stavo cambiando. Per fortuna ho giocato una buona partita, peccato solo per quella traversa che mi ha negato il gol, ma io sono felice anche quando faccio segnare gli altri compagni, l’importante è che vinca il Palermo, poi se faccio gol sono felice il doppio, naturalmente”.
Giocare con uno come Pirlo alle spalle sarebbe un vantaggio importante?
“Certo, con un regista come lui tutto è più semplice, soprattutto per un attaccante. Pirlo riesce a rendere semplici anche le cose più difficili. Avete visto ad esempio contro il Monaco, all’andata, da una sua geniale giocata è nato il rigore che ha deciso la partita, è stato bravo anche Morata a conquistare la profondità, ma l’invenzione è scaturita da Pirlo”.
Fonte: Gazzetta.it
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