Alberto Bartoli, preparatore dei portieri del Lanciano, ex squadra dell’estremo difensore di proprietà del Napoli oggi all’Empoli, Luigi Sepe, è intervenuto a Radio Crc nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma:
Alberto, è davvero forte Luigi Sepe?
“Sepe è un prospetto molto interessante. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui l’anno scorso, e devo riconoscere che è un ragazzo molto serio. Un grande lavoratore. In alcuni aspetti, anche per la fisicità, ricorda il grande Angelo Peruzzi e dirò di più: vedo in lui un papabile per il dopo Buffon tra i pali della nazionale italiana. Il movimento nazionale relativo ai portieri è assai rigoglioso, ricco. Ma Sepe ha delle caratteristiche importanti, che lasciano ben sperare. Può seriamente ambire a diventare il futuro sicuro e certo della Nazionale italiana, ne sono convinto.”
Le sue maggiori qualità?
“E’ un portiere che sa dare grande sicurezza e tranquillità a tutto il reparto difensivo.”
Cosa pensi della sua tecnica con i piedi?
“Beh non possiamo ancora paragonarlo a Reina, che in questo fondamentale è tra i numeri uno al mondo, ma lui è su quella strada. E’ un portiere molto dotato anche dal punto di vista tecnico e nel giocare il pallone con i piedi.”
Ricordi l’esordio col Napoli a Firenze?
“Fece una buona prestazione, poi fu sfortunato nell’episodio del gol subito, ma aveva solo 16 anni. Sono convinto che dentro di se culli da sempre il sogno di tornare prima o poi a difendere la porta del Napoli.”