Allenamento a porte aperte e Fuorigrotta che pulsa di entusiasmo, tifosi e colori. Protagonisti? I calciatori azzurri e la Supercoppa che da Doha arriva al San Paolo, passando per piazza Plebiscito nella serata di capodanno. I tifosi sono accorsi in massa, sin dalle prime ore del mattino, bloccando l’area adiacente allo stadio. Non vi era alcuna musica, i sostenitori degli azzurri non ne hanno bisogno. Boati e cori di incitamento, assordanti e carichi di affetto, hanno accompagnato l’allenamento dei giocatori quasi come se si stesse disputando una “partita di cartello”. La curva B e i distinti, sia inferiori
che superiori erano colmi di supporters.
Benitez è stato il primo a scendere in campo con la Coppa alla mano, sollevata più volte per salutare tutti tra l’entusiasmo generale. Il più acclamato è sicuramente Gonzalo Higuain. Autore di una strepitosa doppietta, protagonista assoluto anche nel rigore, realizzato da campione. Tra i più osannati, sicuramente Marek Hamsik, capitano azzurro e Rafael Cabral, portierone brasiliano che ha respinto il penalty decisivo di Padoin. C’è anche Strinic, nuovo acquisto del Napoli, al primo contatto con i tifosi azzurri. Il difensore croato si è fatto subito notare per una buona predisposizione ai cross.
Dopo la seduta d’allenamento, a turno i giocatori hanno sollevato in gruppo la Supercoppa, tra gli olè della marea azzurra. Costanti i cori dei tifosi azzurri, non poteva mancare “O’surdat innamorato” che finisce per coinvolgere tutto lo stadio in un unico emozionante canto. Una fotografia, quella del pipita che si reca sotto la curva B e avvicina la Coppa ai tifosi. La bacia, la accarezza e la stringe tra le mani come la cosa più preziosa al mondo. Gargano, Maggio e Callejon, accompagnato dal fratello, si sono soffermati per una lunga sosta sotto le tribune con Koulibaly, De Guzman, Albiol, Henrique e Zapata per autografi e foto con i tifosi.