De Laurentiis da grande imprenditore ricorda che un bilancio sano è “condicio sine qua non” per la riuscita di qualunque progetto. Gestioni dissennate producono lampi effimeri. Egli da manager illuminato ha imposto alla società il passo che può permettersi. Ottenendo risultati non trascurabili. Certo i tifosi, compreso chi scrive, vorrebbero di più. Lo scudetto… parola non pronunciabile… nei sogni di tutti! Guai però a fare il passo più lungo della gamba. Il presidente ricorda spesso che per fatturato del Napoli non regge il confronto con le corazzate europee.
Ecco perché non può investire come vorrebbe sul vivaio, sugli impianti, sulle infrastrutture. Figurati poi sui calciatori da 7/8 milioni di euro di ingaggio. È un convinto manzoniano: adelante Pedro con juicio… Ecco allora l’idea pirotecnica: “Sto pensando di raddoppiare il fatturato del Napoli creando un club di 150 mila tifosi che versino una quota di mille euro ciascuno. In cambio di questa quota dovremmo offrire prestazioni… Magari pacchetti di partite a cui assistere… Se riuscissimo con questa cifra a creare il nuovo stadio, ognuno potrebbe avere un posto assegnato”.
Certamente l’idea ha il fascino dell’estro. Della fantasia. 150.000 x 1000=150 ml di euro! Ma occorre capire meglio. Perciò sospendo il giudizio. Mille euro una tantum? Troppo pochi per un posto fisso allo stadio. Mille euro all’anno? Un poco esoso mi parrebbe. E comunque vanno ben precisati i servizi dati in cambio. E poi una domanda. Ma lo stadio dovrebbe avere 150.000 posti soltanto per i membri del club? Certo l’idea di coinvolgere direttamente i tifosi in un progetto di crescita è intrigante. Non si tratta di azionariato popolare ma lo richiama. Insomma uno slancio creativo in linea con la personalità del presidente. Però forse è soltanto il mezzo inverno. Affascinante. Estroso. Ma pur sempre un sogno.
Fonte: Il Mattino