Athletic Bilbao–Napoli 3-1. Sul podio massimo, senza alcun dubbio, delle peggior partite del 2014 non solo per il triste risultato ma per la conseguente uscita dalla Champions a favore degli spagnoli.
Un match mai veramente giocato come sa fare il Napoli, sulle gambe, disattento e con il cuore lasciato all’ombra del Vesuvio.
Solo il pesante goal di Hamsik al 66eimo accese per un attimo le speranze, ma gli orrori difensivi riportarono subito tutti sulla Terra, i padroni di casa dopo poco recuperarono lo svantaggio dopo un terribile pasticcio tra Rafael e Albiol, lo “scivolone” non riuscì più a far rialzare la squadra di Benitez.
Al San Mames, fortino inespugnabile per le italiane, la tradizione continuò facendo sprofondare gli azzurri in una confusione totale e Rafa, incredulo, dovette arrendersi davanti alle furie biancorosse che annientarono i suoi uomini.
Un secondo tempo da brividi che i supporters partenopei vorrebbero ben dimenticare.
Nonostante il caldo clima estivo, rimasero impietriti da Napoli a Bilbao dopo il secondo ed il terzo vantaggio dell’Athletic.
Higuain, uno dei pochi lottatori, non riuscì a mantenere la promessa di portare il suo ‘equipo’ in Champions e vendicare in un certo qual modo la beffa dell’anno precedente, che li vide fuori con dodici punti, cosa mai successa prima.
Missione fallita, la nuova stagione cominciò dunque con il piede sbagliato. L’ex allenatore del Liverpool cercò di consolare i tifosi affermando che non fosse certamente la fine del mondo ma quella pesante batosta ha condizionato fortemente il mercato, gli obiettivi e le prestazioni dei primi mesi degli azzurri.
Conseguenze negative, insomma, per un club pronto per fare il cosiddetto salto di qualità.
Niente Europa che conta, anche se quella “minore” andava onorata.
Testa bassa e lacrime, crescere e imparare dagli errori era tutto ciò che contava in quel momento…