Zapata cambia le “gerarchie”, Higuain pronto al riscatto

Higuain è il nostro bomber, io sono contento di stare qui e da lui apprendo sempre tanto in allenamento“: parole di Duvan Zapata, il colombiano che ha “stregato” in un solo anno i tifosi azzurri a suon di goal.

Impressionante, semplicemente mostruosa la media goal/minuti giocati del 91: una rete ogni 71 minuti. Dati alla mano, solo un bomber di razza con il fiuto della porta potrebbe fare tali risultati, meglio di tutti gli attaccanti partenopei, Higuain pure.

E chi se lo aspettava? Probabilmente si potrebbero contare sulle dita di una mano gli estimatore dell’ex Estudiantes quando giunse all’ombra del Vesuvio. Si sapeva poco e nulla sul suo conto, tranne quella “disavventura” con il QPR finita in pochi giorni per il mancato tesseramento che, però, lo portò per un breve periodo in Inghilterra ad allenarsi.

Successivamente la lotta fu con il Sassuolo, fortemente interessato al giocatore ma De Laurentiis e il suo staff ebbero a meglio. E per fortuna ragione.

Questo è uno di quei casi in cui o la va o la spacca, nel senso che l’ambientamento iniziale designa chiaramente la strada per il futuro. Lui è riuscito a spianarla piano piano con le prestazioni positive mostrate ogni qualvolta ha messo i piedoni in campo.

Decisivo in parecchie situazioni, ha salvato da risultati negativi l’esito di partite maledette o ipoteticamente decise; l’ultima contro la Sampdoria, nella quale riuscì ad agguantare il pareggio nei minuti finali.

Non esulta, non si scompone mai quando segna , nemmeno quando un urlo liberatorio sembra lecito per dire: “Ci sono anche io qui e so di valere!“. Forse ama dimostrarlo in altri modi, tanto che ha messo in seria difficoltà il suo mister.

4 goal in 5 partite, sostituendo in modo egregio il Pipita, sottotono in questo periodo (l’ultimo goal addirittura risale al Franchi di Firenze). Benitez l’ha rischiato ed ha vinto la scommessa.

La forma perfetta di Zapata e la voglia di Higuain di riprendersi il posto da titolare sono diventati un vero grattacapo per lo spagnolo che dovrà fare la propria scelta in modo oculato lunedì in vista della Supercoppa.

Il favorito, comunque, resta l’ex madridista ma con Rafa niente è sicuro. Chi la spunterà? Ci sarà l’occasione di vederli insieme? Chissà, al cuscino l’ardua sentenza.

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