Benitez: “I medici mi hanno rassicurato su Mertens. Contro il Cagliari vincerà il gioco d’attacco”

E allora: avanti tutti, tutti quelli che sanno come si corra in avanti, come si suda, come si possano ripetere sette partite fantastiche (17 punti), dunque pure il Cagliari, in una domenica pomeriggio che sa di spot per un calcio nel quale Benitez ci mette il modulo e (anche) la faccia: “Io penso che verrà fuori una gran partita, con due squadre che attaccano, che si attaccano, e offrono bel calcio. E’ giocando così che si riporta la gente negli stadi”.

Bentornati al San Paolo, viaggiando attraverso i tagli e le diagonali e le sovrapposizioni che pare di vederle, in un faccia a faccia tra uomini che hanno scelto di non negarsi nulla, men che meno le emozioni. Bentornati a Fuorigrotta, ventidue giorni dopo quel Napoli-Roma.

PROBLEMI A SINISTRA – C’è una voragine a sinistra che si è aperta bruscamente: fuori Insigne e, a seguire, anche Mertens, ormai prossimo a rientrare a Castel Volturno ma ormai ufficialmente escluso dall’elenco dei convocati per la sfida con il Cagliari, forse persino per la trasferta di Praga. E’ una “questione di testa” e val la pena di lasciare che il tempo passi, che il belga torni pienamente convinto della propria condizione: “Abbiamo parlato con Dries e con i medici, il ragazzo ha bisogno di stare tranquillo e valuteremo soltanto quando sarà qui. Ma la priorità non è la sua presenza in campo, è altro: penso però che sia praticamente impossibile poterlo vedere domenica”.
E allora tutto sarà possibile: che giochi De Guzman a sinistra, che Callejon vada su quella fascia e l’olandese sia a destra, che si rimescoli per una volta il Napoli magari inserendo due punte e dunque centrocampo a tre con il rombo o 4-4-2 come all’epoca del Valencia o chi può dirlo?: “Io so che chi allena la squadra ha meno possibilità di sbagliare rispetto a chi non l’allena. Possiamo procedere in vari modi, scegliendo soluzioni diverse: in mezzo ci sono quattro centrocampisti che stanno dimostrando di essere in forma, aspetto che il campo mi dia suggerimenti. Però, ad esempio, potrebbe anche giocare Ghoulam da quella parte là. Per ora osservo, poi deciderò quando sarà il momento”.

VOGLIA DI MIGLIORARE –  Se ne è andata un’altra “vacanza” di lavoro: qualche giorno a Liverpool, facendo pure una puntatina a Manchester, per chiacchierare in “privato” con Higuain, per vedere Argentina-Portogallo, per tenere il Napoli comunque al centro dei propri pensieri professionali: “Dopo la pausa è sempre più complicato, però ci arriviamo con tre risultati positivi, nei quali non abbiamo subito gol. Sono stato a parlare in Inghilterra con Higuain, ho avuto modo di fare i complimenti ad Hamsik per il gol e la prestazione, sto verificando l’intensità con cui si allenano gli altri e i sacrifici che stanno facendo Insigne, Zuniga e Michu per riprendere quanto prima. Ma siamo mentalmente preparati alla partita, sappiamo cosa vogliamo e la fiducia, posso dirlo, è alta”. E l’ottimismo è un energetico: “Aspettiamo che Mertens torni presto a disposizione”. Più facile sfilare via, con lui.

 

Fonte: Il Corriere dello Sport

Articolo precedenteZeman prepara l’offensiva affidandosi ad un Under 21 azzurro
Articolo successivoCampagna abbonamenti disastrosa, la Serie A perde il suo sex appeal