Napoli si gode la bella vittoria sulla Roma ma più di tutto il suo gioiellino Lorenzo Insigne. Il giovane attaccante di Frattamaggiore sembra rinato nelle ultime partite: sempre in palla, giocate di classe e corsa pazzesca. Nonostante i soli suoi 163 cm di altezza sa segnare anche di testa, lo trovi in attacco, sulla fascia e si trasforma, in casi estremi, in difensore. Vuole far bene e si vede, regalare gioie ai suoi tifosi, che da qualche mese avevano forse pesantemente criticato il suo atteggiamento dentro e fuori dal campo.
Di fischi ne ha avuti eccome ma è bastato poco, anzi pochissimo per tornare a ricucire il legame con i supporters azzurri e probabilmente il goal contro il Torino gli ha dato la giusta carica per far vedere che qui lui desidera restare a lungo, per diventare capitano della sua squadra del cuore.
Contro la Roma ha dimostrato ancora una volta di essere in formissima, strappando meritatamente il posto da titolare a Mertens in una partita così importante. La parola chiave del suo “risveglio” calcistico è sicuramente la fiducia. Quella che costantemente mister Benitez gli ha dato, perché nel talento frattese lui ha sempre ammesso di credere, finanche nelle varie conferenze stampa, lanciando spesso una freccia a favore del numero 24 e chiedendo pazienza ai tifosi azzurri, conscio del fatto che presto i fastidiosissimi dissensi si sarebbero trasformati in applausi. E così è stato.
Un nuovo capitolo nella vita del Magnifico sta per aprirsi, risalire la china per convincere anche Conte a convocarlo in Nazionale, il sogno di ogni ragazzo e che lo stesso ha avuto il piacere di vivere con la spedizione, seppur infelice, in Brasile.
Con queste prestazioni sicuramente metterà in seria difficoltà Rafa, il quale dovrà chiedere più volte consiglio al suo famoso cuscino per quanto riguarda la famosa staffetta con il belga. Ardua scelta, Lorenzo illumina la piazza e ubriaca le difese avversarie a suon di dribbling. Bentornato.
