Capitano non fare Harry Potter, togli il mantello dell’invisibilità

Quello che purtroppo non si è mai espresso ai suoi livelli nell’ era Benitez, e che i tifosi del Napoli, reclamano da un anno a questa parte ormai è il capitano Marek Hamsik. Lo slovacco, salvo rari spunti che il suo repertorio tecnico tuttavia gli concede, non riesce ad essere incisivo come nelle passate stagioni. Troppo evidente la fatica ad adattarsi ad uno schema che non contribuisce ad esaltarne le caratteristiche, o quanto meno uno schema simile applicato con  giocatori non adatti.

Il capitano, che si sa, fa della visione di gioco e degli inserimenti le sue armi letali, è poco innescato dai centrocampisti azzurri. Nessuno di essi sembra essere il regista in grado di leggere con anticipo le incursioni dello slovacco, e mandarlo a segno. Così Hamsik, retrocede per prendersi palla da solo sulla propria trequarti, perdendo metri e licidità.

Gioca praticamente sulla stessa linea verticale con Higuain, un altro che non a caso sta trovando le stesse difficoltà. Certo non si può pretendere che Callejon, faccia sempre gli straordinari. Il Napoli ha bisogno dei suoi gioielli, e il capitano deve dare l’esempio e la carica, sfilandosi da dosso quell’inutile mantello dell’invisibilità che non fa altro che oscurarlo. Anche se, a pensarci bene, chi deve toglierglielo è Benitez.

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