Cinque presenze, tre goal e un assist: José Marìa Callejón inizia il secondo anno al Napoli non smentendo le aspettative dei tifosi, ma soprattutto di colui che più di tutti ha creduto nel suo talento, il maestro Rafa Benitez. La squadra, nel complesso, è sembrata molto differente da quella della scorsa stagione, il gioco dinamico e grintoso ha lasciato spazio, spesso, ad un possesso palla piuttosto sterile e inconcludente.
Per il momento, però, l’ex madridista si tiene stretto il suo posto da “capocannoniere” della squadra di De Laurentiis. Sui soli sei goal fatti, la metà portano la sua firma e un dato importante è che il Napoli con lui in campo non ha mai perso, anzi ha sbloccato parecchi risultati difficili, che sembravano “irrecuperabili”.
Una certezza, ormai, averlo in squadra un giocatore così, corre, difende, riparte ma soprattutto, a tu per tu con la porta, sa come riempirla ed è indubbiamente l’incubo di ogni difesa avversaria. In questo momento, è forse il giocatore da cui l’attacco azzurro prescinde in toto. L’unico neo della sua carriera è probabilmente la mancata convocazione in Nazionale. Lui non se ne cruccia, sa di lavorare bene e di meritare una chance, perché la classe e la personalità di Calletì non si discutono e, mai come in questo momento, la maglia spagnola gli calzerebbe a pennello.
Il Napoli, dunque, si coccola il suo campione, il quale ricambia l’affetto del pubblico partenopeo a suon di goal e assist.
Il Torino è avvisato, il matador Callejón è pronto a far male anche stasera.
