Sassuolo-Napoli, le pagelle

E’ sempre l’asse Higuaìn-Callejòn a togliere le castagne dal fuoco a
Rafa Benìtez. Prestazione non esaltante del Napoli, ma in una situazione del
genere ciò che contava era esclusivamente il risultato. Nel Sassuolo attacco
con poche idee, centrocampisti combattivi ma troppo nervo
Rafael 6- Partita sommariamente tranquilla con qualche sbavatura nelle
uscite. Zuniga 6,5 – Benìtez gli cambia l’ennesima posizione e lui non fa una
piega, anzi, perché questo qui è il suo ruolo naturale ed infatti il colombiano
lo interpreta con semplicità, evitando anche quei tanti fronzoli a cui
aveva abituato i suoi tifosi.

Albiol 6,5 – Zitti che forse si è svegliato Albiol. Peggiore fra i
peggiori in questo inizio campionato, oggi lo spagnolo sembra molto più concentrato
e sbroglia diverse situazioni complicate, in marcatura e anche in
anticipo. Un baluardo ritrovato?

Koulibaly 6,5 – Zaza prima e Pavoletti poi si infilano meglio dalla sua
parte che nella zona di pertinenza di Albiol, comunque tiene botta chiudendo
alla grande diverse situazioni complicate.

Britos 6,5 – Concentratissimo e pronto a vendere cara la pelle, sia
Floccari che (occasionalmente) Sansone non riescono mai a superarlo. Prestazione
sicura.

David Lopez 6 – Non è che spicchi molto in mezzo al campo, ma contro un
centrocampo combattivo come quello neroverde la sua sostanza serve come
il pane.

Gargano 6 – Corre tanto e come al solito ci mette buona volontà e tanto
agonismo, forse troppo vista la rissa con Taider. Finché si limita a
smistare senza strafare, comunque, va bene così. (Dal 76′ Jorginho sv)

Callejòn 6,5 – Chi l’ha visto all’opera lo scorso anno è pronto a
giurarvi che negli ultimi tempi sia meno brillante. Eppure è sempre lì, lì nel mezzo,
fra il portiere e l’ultimo difensore, pronto a castigare gli avversari. E’ il
terzo stagionale, tre in quattro partite giocate, capocannoniere per distacco
della squadra. Mica male per uno che non è ancora al top.

Hamsik 6 – Va a sprazzi, lavora soprattutto nell’ombra, catalizzando
gran parte dei palloni che transitano da centrocampo ed attacco. Illumina la
scena quando libera Higuaìn al cross per Callejòn, che fa 1-0. Esce un po’
contrariato: in effetti Benìtez cambia sempre lui. (Dal 60′ De Guzman 6
– Anche per lui un ingresso più che altro per congelare il risultato. Si piazza
a ridosso del fronte offensivo ma non inventa niente di indimenticabile).

Insigne 6 – Ormai la cura Benìtez lo ha trasformato di fatto in un
tornante a tutti gli effetti, che si fa vedere sempre meno in avanti a vantaggio di
una maggiore copertura. Immaginiamo una “cura” stile Arancia Meccanica, con
le mollettine agli occhi e i video di Kuyt e Marco Del Vecchio. Il fisico è
ben diverso, il risultato è molto simile: in sostanza si fa un mazzo così.

Higuaìn 6,5 – La rabbia c’è e si vede, ma è una rabbia agonistica,
incanalata positivamente nella voglia incessante di cercare il gol, che manca come
l’aria. Si “consola” con l’ennesimo assist per Callejòn, partner abituale di
tante realizzazioni del Napoli degli ultimi anni. L’uscita dal campo lo vede
frustrato, segno che – ovviamente – avrebbe preferito un gol a mille
passaggi vincenti. Ma per il Napoli va benissimo anche così. (Dal 70 ‘ Duvan 6 –
Entra quando il Napoli tira i remi in barca, contribuisce a tenere un minimo
più alta la squadra).

 

Consigli 6 – Si fa trovare pronto quando il Napoli decide di tirare in

porta, anche se a dirla tutta le occasioni non è che siano tantissime. Inerme
sul gol di Callejòn.

Gazzola 6 – Spende tantissimo all’inseguimento di Insigne, che svaria
molto sulla sinistra. Prestazione diligente e nulla più. (Dal 75′ Vrsaljko sv)

Cannavaro 6 – Conosce molto bene ognuno degli avversari che si trova di
fronte, e si vede. Stringe la marcatura sul Pipita, regala poche sbavature ai
suoi ex compagni. Una di queste però libera al cross vincente Higuaìn.

Acerbi 6 – Oltre ogni risultato, che bello rivedere in campo questo
ragazzo di talento, che con quello che ha passato ha acquisito anche notevole
personalità. Si batte come un leone, difficilmente Higuaìn riesce a ritrovarsi
davanti al portiere.

Peluso 5,5 – Fra Zuniga e Callejòn è un caos. Lo spagnolo gli schizza
spesso alle spalle e mette in difficoltà l’intera difesa, soprattutto il lato
battuto dall’ex juventino. Giornata dura.

Brighi 5,5 – Soffre il dinamismo di Gargano, prova ad inseguire anche
Insigne, prende un giallo che gli costa anche la sostituzione, quando il Sassuolo
doveva provare a ribaltare il risultato e serviva un centrocampista dlle
caratteristiche più offensive. (Dal 56′ Missiroli 6 – Si fa vedere in
avanti, sfiora il gol poco dopo il suo ingresso con una conclusione dal limite).

Magnanelli 6 – Difensore aggiunto in fase passiva, catalizza la maggior
parte dei palloni che partono dalle retrovie, impostando con sicurezza. Leader
al di là della fascia da capitano.

Taider 5,5 – In confusione, sembra non capire bene quale sia la sua
posizione e il lavoro che deve fare. Preso nel mezzo a centrocampo, si
innervosisce e si becca con Gargano, prendendo l’ammonizione e rischiando successivamente
anche il rosso.

Floccari 5 – Di Francesco decide di piazzarlo largo sulla destra e lui
si ritrova a traslare sulla fascia il duello d’area di rigore con Britos
(centrale anche lui). Riuscita non proprio esaltante. (Dal 72’ Pavoletti 6 – Il
suo ingresso contribuisce a ravvivare il finale di gara. Si procura diverse
occasioni ma le spreca tutte).

Zaza 5 – Il centravanti moderno e funambolico visto fino alla sosta
delle Nazionali sembra già sparito, a favore di questa punta statica e
supponente, nuovamente a caccia della propria identità dopo un paio di partite
sbagliate. Deve ritrovare continuità, le doti le ha tutte, ma proprio tutte.

Sansone 5,5 – Attaccante di corsa, molto utile in copertura, tende a
giocare talmente largo che talvolta sembra più un centrocampista aggiunto che un
attaccante. Non riesce a pungere.

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