Napoli-Sparta Praga, il tecnico Lavicka avvisa: “Non siamo venuti a difenderci”

Meglio dirlo chiaramente: “Non faremo barricate”. All’attacco, però con giudizio: perché in questa notte tempestosa, si scrive Sparta Praga e si legge Napoli. “Ci manca il gol“. L’Europa League allo specchio è in quest’ora e mezza in cui c’è parecchio da scoprire, ma in quel San Paolo che accoglie Lavicka (e il capitano Lafata), vanno scoperti i valori antichi d’una squadra che avverte dentro di sé gli stessi malesseri di quel Napoli da affrontare a viso aperto: “Guai chiudersi. Non è nella nostra natura“.

PRINCIPE INNAMORATO Si gioca e c’è da scoprirsi, da verificare cosa sia accaduto contro il Teplice (0-0) dopo le tre vittorie consecutive. E poi c’è il fascino di una nuova dimensione, il richiamo di Benitez: “Al quale vanno i miei ringraziamenti per le belle parole: per noi è un onore che lui si ricordi della gara con il Chelsea“. E’ la vigilia d’una sfida che ha un senso e da questa cartolina vanno rimosse le polemiche per qualche spot fuori luogo apparso su Napoli, che Sua Maestà Lafata – il principe del gol dei cechi – disegna con gocce di miele: “Una città bellissima“. Chissà però il san Paolo, che è avvolto nella nebbia della malinconia, che non avrà il pubblico delle grandissime occasioni, che conterrà la sete di rivincita d’una squadra contro la quale Lavicka sceglie di presentarsi senza maschera e con una determinazione utile per pensare che tutto sia possibile, anche osare: “Contro una squadra così bene organizzata, inutile rinunciare. Saremo attenti, certo, ma proveremo a rispondere colpo su colpo. E comunque vogliamo giocarcela”.

VOGLIA MATTA Con le candeline da far spegnere a Lafata (33 anni); con Husbauer che afferrerà tutto ciò che è l’Italia a portata di mano, sperando un giorno di riuscire ad arrivarci, lui che è stato ad un niente dal Cagliari di Zeman; con uno Sparta che sente crescere la voglia matta: “Manchiamo da oltre un anno in Europa”. E c’è un vuoto da colmare.

Fonte: Corriere dello Sport

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