Dopo l’amarezza della prima sconfitta in competizioni ufficiali dell’era Spalletti, l’obiettivo del Napoli sarà quello di non subire il contraccolpo dopo l’impegno di giovedì scorso con lo Spartak Mosca. Il tecnico toscano spiegherà questo ed altro nella consueta conferenza stampa prepartita prevista dalle 14.30 dal Konami Center di Castel Volturno, a poche ore dalla partenza per Firenze, dove gli azzurri affronteranno la squadra di Italiano protagonista di un grande avvio di campionato. MondoNapoli.it vi accompagnerà come sempre con la diretta testuale della conferenza, per non perdere nemmeno una delle dichiarazioni del tecnico toscano.
14.30 – La sala conferenze del centro di Castel Volturno è oggi gremita più che mai, sono in tanti i giornalisti accorsi per porre le proprie domande al tecnico del Napoli in vista del match con la Fiorentina, si attende solo il suo ingresso in sala per l’inizio della conferenza.
14.32 Spalletti entra in sala e la conferenza si può cominciare, al tecnico del Napoli viene subito chiesto della paritita con la Fiorentina e su come è stata preparata: “Di solito dopo ogni partita si va a toccare sia la mente sia le gambe dei ragazzi, si fanno delle analisi di cosa è successo e poi si vanno ad analizzare le due fasi della squadra avversaria per dare delle indicazioni alla squadra. In questo momento le indicazioni sono delle sintesi perché c’è poco tempo per scavare nel profondo, la squadra però ha una sua indentità quindi ci mette poco a carpire le poche indicazioni che si danno”.
Fiorentina la partita più impegnativa da quando Spalletti è al Napoli? “No, nelle partite non si da mai nulla per scontato. L’unica cosa scontata è ciò che è accaduto dopo il fischio dell’arbitro. Se penso allo Spartak mi accorgo di come è sottile la differenza tra dominare una gara e dopo un episodio subire totalmente gli avversari. Le interpretazioni degli episodi sono ciò che porta al risultato, la Fiorentina è una grande squadra, ero più sorpreso gli anni scorsi quando non riusciva a stare nella parte nobile della classifica. Italiano ha fatto un gran lavoro con i suoi ragazzi, è difficile arrivare il primo anno in una piazza come Firenze, perciò domani ci vorrà la qualità della squadra nella sua totalità”.
Spalletti allenatore del mese per lo spettacolo e l’efficacia del suo Napoli. “Bisogna portarlo negli spogliatoio questo premio perché io non ho fatto niente, è un premio condiviso con la società e i calciatori perché è merito di chi mi aiuta quotidianamente in questo lavoro che siamo riusciti a vincerlo”.
Grande mezz’ora, sprecando 3-4 palle gol, poi l’altra faccia: va allenato l’istinto del killer? “In fondo al campionato ci arriva chi ha saputo gestire meglio episodi ed atteggiamenti, come una reazione, una deviazione, farsi trovare pronti. Ad esempio vanno fatti i complimenti ad Osimhen che dopo quell’episodio col Venezia non ha avuto altri atteggiamenti simili, ha capito il comportamento sbagliato, poi è chiaro che farsi trovare nel posto giusto lo si può allenare ma è più l’istinto”.
14.40 Italiano in poco tempo ha preso in pugno la situazione a Firenze, lui di Spalletti cosa direbbe? “E’ un po’ lo stesso discorso, a differenza sua io ho già allenato in piazze importanti e simili a quella napoletana. A volte quando inizi non sai mai come proseguirà la gestione, io ho una squadra che anche negli anni precedenti ha fatto bene, anche se con poca continuità, ma i ragazzi sanno già come deve essere il comportamento di una Big. A Firenze Italiano è stato capace di insegnare ai suoi come comportarsi in pochissimo tempo, hanno avuto uno score incredibile in queste partite. Con l’Inter hanno fatto un primo tempo da grande squadra”.
Ghoulam domani verrà convocato? “Domani Ghoulam verrà con noi perché sta bene ed è a disposizione, altrimenti non lo avrei convocato”.
Capitolo Coppa D’Africa, trova regolare un torneo nel quale squadre che lottano per il primo posto perderanno 4-5 giocatori nella fase cruciale? “Sono d’accordo ma su questo sta già lavorando ADL, io sono totalmente al suo fianco perché lui spende soldi per i calciatori ed ha ragione quando dice che le nazionali devastano i club dal punto di vista delle potenzialità. Questa stagione noi dobbiamo essere bravi a gestirla, ci saranno tante insidie oltre la Coppa d’Africa. Comunque a inizio stagione abbiamo fatto dei calcoli e abbiamo preventivato che il Napoli sarà pronto a mettere sempre i migliori in campo a dispetto delle assenze“.
Sul dualismo Meret-Ospina e sulla condizione di Mertens. “Meret e Ospina sono due portieri forti, quando ci sono dualismi così forti ad uno gli si fa posto nello spazio vicino, ma in questo caso non si può fare perché due portieri non possono giocare ed è chiaro che uno dei due viene penalizzato. Ci saranno dei momenti in cui la condizione può salire o calare e prenderò in considerazione una novità, ma in caso contrario è sempre quello che loro fanno i ragazzi in allenamento e in campo che mi darà le indicazioni su chi scegliere. Sono due portieri fortissimi. Mertens? Sta bene, volevo farlo giocare un po’ con lo Spartak ma durante la partita ho dovuto cambiare i miei piani, quindi ho usato dei calciatori diversi, magari che avrei voluto far riposare, per cercare di recuperare il risultato”.
14.50 Oggi è tornato di moda il discorso sulla VAR, il suo parere sul tema? “La tecnologia ci deve essere, anche quando guardavo io il calcio da spettatore sugli spalti vivevo le stesse situazioni che oggi vivono i tifosi. Il Var è una soluzione perché va a supportare la classe arbitrale di oggi che è sempre al centro delle polemiche. Se si leggono i passaggi del regolamento, è anche chiaro, ma volte capitano episodi così sottili che ci si buttano dentro tutti. Penso che la VAR alla fine sia una cosa bella”.
La Fiorentina farà una partita di grande pressing, come giocherà Osimhen? “Delle vie di uscita ci sono sempre, ci vuole personalità, noi dobbiamo avere il coraggio di affrontarli e non cercare alibi. Se loro ci vengono addosso in pressing noi dobbiamo giocare con maggiore velocità e precisione. Gli attaccanti devono capire quando venire a dare una mano e venire incontro alla palla per far salire la squadra”.
Il limite del Napoli è quando la testa inizia a tradire? “In campo fare determinati calcoli è difficile, quelli che avevo fatto io sono stati ribaltati. Pensare alle partite successive mentre ne stai giocando un’altra non va fatto, la Fiorentina sarebbe rimasta forte anche se avessimo vinto con lo Spartak, invece ora tutti vogliono cercare la rottura dell’incantesimo. Lo stadio Franchi è come lo stadio Maradona, ci sarà un’affluenza importante, domani si tratterà di essere tosti o non tosti”.
14.58 La conferenza stampa termina con una bellissima chiosa di mister Spalletti sui tifosi di Fiorentina e Napoli: “Tifosi fiorentini e napoletani possono insultrsi quanto vogliono, ma sono gemellati e accomunati per la passione che hanno per la propria squadra. Sono due squadre tifate al 100% da persone della loro città, è loro destino, nascono così e non ci possono fare nulla. Cercare di indirizzare la passione verso un nemico immaginario è uno spreco ed una cosa molto grave. La passione si combina solo con l’amore, se qualcuno cerca di deviarla nell’odio diventa distruttivo per se stessi e si disperdono delle energie da mettere a disposizione della propria squadra”.