Josè Mourinho può essere paragonabile a un fulmine che scuote e avvolge il cielo in una giornata primaverile di maggio: inaspettata, come era inaspettato e sorprendente l’arrivo di un tal allenatore nel nostro calcio.
In molti hanno commentato questo grande colpo della Roma, con i Friedkin che hanno preso un allenatore top, forse un po’ in crisi, ma sempre un vincente. E a descrivere il profilo di Mourinho ci ha pensato un suo collega e amico, Carlo Ancelotti, che ha paragonato la venuta dello Special One nella Capitale al suo arrivo a Napoli. Queste le sue parole:
“Sì, ci può essere un accostamento; è vero che entrambi abbiamo un palmares più ricco delle squadre che ci hanno chiamato, ma alla fine conta la voglia di allenare. Stare fermi non piace a nessuno, e poi Roma e Napoli sono piazze attraenti, calorose. Sicuramente Josè dovrà essere bravo a calarsi nella realtà e a raggiungere gli obiettivi posti dalla società”.
Infine, tornando sul suo esonero di un anno e mezzo fa, ha detto:
“Non è vero che fu De Laurentiis a cacciarmi o quantomeno non esatto, ma adesso non è più il caso di parlarne”.