Iezzo: “Azzurri poco attaccati alla maglia? No, vi dico io cosa manca alla squadra”

L’ex calciatore azzurro Gennaro Iezzo ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda sulle frequenze di 1Station Radio, e si è soffermato su alcune situazioni in casa Napoli: “Dopo il ritorno in A, la Lazio fu l’unica che non riuscimmo a battere per due anni. La prima vittoria la ricordo per il mio problema alla schiena, all’epoca era un Napoli combattivo, con meno qualità, ma al livello caratteriale con qualcosa in più rispetto a quello attuale”.

“Agli azzurri manca l’attaccamento alla maglia? No, questo no. Penso abbiano un grande gruppo unito e con un ottimo rapporto con l’allenatore, lo si nota nelle esultanze. Ciò che manca sono quei due, tre, giocatori di grande esperienza, carattere, di personalità, come Reina, Albiol o Hamsik. Se andassimo a rivedere il film di questo campionato, il Napoli ha perso dei punti in modo strano, come ad esempio a Sassuolo. In quella partita, se avessero avuto giocatori con grande esperienza, la palla sull’ultimo gol l’avrebbero giocata sull’attaccante per guadagnare tempo. Chi ha esperienza conosce i tempi e le situazioni in un match, e questo aiuta. Bakayoko? Quando investi sul mercato, la prima cosa da valutare è se il giocatore sul quale vuoi puntare è adatto all’idea di gioco dell’allenatore. Molto spesso capita che si è convinti della scelta, ma poi il calciatore in questione si scopre non avere le qualità per rendere al meglio nel modulo del tecnico. Probabilmente, le qualità di Bakyoko non sono adatte al gioco di Gattuso. Chi ti conferisce equilibrio è Diego Demme, pur non avendo ‘la giocata’ nel suo dna. Fabian, invece, può fare la differenza. L’unica pecca dello spagnolo è il suo verticalizzare poco perché tocca troppo tempo il pallone. Colpe di Meret sul gol di Eriksen? Avrebbe potuto fare qualcosa sull’uscita, perché Hakimi era largo e da lì si può ‘rubare’ qualche metro. Questo tipo di pensiero di giocata, però, lo puoi avere quando hai esperienza alle spalle, e la continuità è importante proprio per acquisirla. Ma comunque non è che il Napoli abbia preso gol per colpa di Meret, anzi, sul tiro non avrebbe potuto fare niente. Non penso che Alex soffra l’alternanza con Ospina, perché quando è stato chiamato in causa, ha sempre fatto la sua parte. Il ragazzo ha anche bisogno di sbagliare per imparare, come tutti i giovani. In realtà, se proprio vogliamo dirla tutta, non ha nemmeno commesso errori vistosi che non hanno permesso al Napoli di vincere. Credo sarà il portiere titolare nella prossima stagione, un club non può svalutare il proprio investimento su un ragazzo giovane. Non capisco questo turnover fra i portieri, il Napoli è l’unica squadra che lo attua”.

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