Cesar Luis Menotti, ex ct dell’Argentina, è stato intervistato oggi da Repubblica.
Il tema è principalmente Maradona:
Sul paragone con Pelé: “Era immortale ma non era dio, non era un modello morale e non voleva esserlo, non era neanche Pelé. Era un ragazzo che aveva sofferto e un uomo che voleva vivere a modo suo. Quando giocava, sì, è stato il più grande del mondo”.
Sulla leadership: “Non era un leader, questa parola non mi piace: era un compagno, era la squadra, con lui si giocava in dodici. Era il migliore”.
L’infelicità di Diego: «Nel 1990 mi disse: “Io devo essere infelice”. Era contento solo in campo».
Sulla solitudine di Diego: “Una follia, per me il dolore più grande. Gli hanno succhiato il sangue. Però mi feriva anche vedere come si era ridotto negli ultimi mesi. Andò ad allenare il Gimnasia e non si reggeva neppure in piedi”.