Maradona, il manager: “Iniziai a drogarmi per diventare suo amico”

L’agente e amico di Maradona, Stefano Ceci, ha parlato al Mattino, raccontando molto del suo rapporto con Diego e svelando qualche aneddoto.

Ceci racconta fino a dove si è spinto per diventare amico di Maradona:

“Per diventare amico di Maradona vent’anni fa andai a Cuba, dove lui si stava disintossicando. Lo avvicinai grazie a Sotomayor, l’ex campione di atletica, e regalando mance per 400 dollari ai camerieri. Ma per diventare amico di Diego bisognava fare una scelta: seguire una strada, la sua strada, o fermarsi per tornare indietro. Io, che fino ad allora non avevo mai toccato una sigaretta, cominciai a drogarmi con lui perché così avrei potuto conquistare la sua fiducia. Mi vestivo come Maradona, anch’io feci il tatuaggio di Che Guevara: volevo vivere la sua stessa vita”.

Ma di Maradona si sono approfittati molti:

“È morto da solo, tra tanti incredibili problemi, come le quattro case cambiate in un anno, in un’abitazione mancava perfino l’acqua calda e la riscaldai io nelle pentole per consentire a Maradona di lavarsi. C’erano tanti progetti in piedi legati al suo brand. Ne parlerò con chi ha gestito i suoi affari in questi ultimi anni”.

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