Alemao: “Monetina a Bergamo? Non finsi. Il Milan accetti la sconfitta! Noi soli contro il potere del Nord”

Alemao, ex campione del Napoli che vinse la Coppa UEFA e il secondo scudetto, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de “Il Mattino”. Il brasiliano ha condiviso ricordi e retroscena della sua esperienza in azzurro:

“Non sopporto più quella monetina che mi lanciarono a Bergamo. In Italia mi ricordano quasi solo per quello. Non feci nessuna scena. Non finsi per nulla. Mi colpì in piena testa e subii un taglio. Rifarei ogni cosa, altro che sceneggiate. La verità è che il Milan non ha mai buttato giù quello scudetto perso, ma sono solo alibi.

Accettare una sconfitta non è mai semplice. Neanche dopo 30 anni. Anche dopo quella partita il destino del campionato era aperto. Loro pareggiarono a Bologna e persero a Verona. Ricordano solo quello che vogliono: quello scudetto lo vinse la squadra più forte.

In quegli anni in tutti noi scattò l’orgoglio: eravamo sempre soli. E’ una sensazione complicata da spiegare. Ma eravamo gli unici a combattere contro il Nord. Ogni volta che giocavamo lontano dal San Paolo venivamo accolti con un clima di palese odio. Sarò esagerato, ma sembrava una guerra contro Napoli.

Ritornando allo scudetto del 1990, ricordo che dopo Bergamo si scagliarono tutti contro il Napoli e contro di me. Ma questo ci aiutò a trovare ancora più compattezza: nella partita decisiva a Bologna segnammo 4 gol. Più di mezzo stadio era azzurro. Ricordo il boato ogni volta che a Verona succedeva qualcosa. Con la Lazio, poi, fu solo una formalità”.

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