Nocerino a cuore aperto: “Rimpiango la maglia azzurra, volevo realizzare il mio sogno e quello di mio padre”

Antonio Nocerino, ex calciatore di Milan e Juventus, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Calciomercato.it circa la sua esperienza:

“Sono a casa come voi tutti sperando che questa situazione passi il più presto possibile. Sono ad Orlando, in Florida. Qua è uguale all’Italia, tutto è chiuso, siamo in casa anche noi ed è la stessa situazione che vivete voi in Italia. Bisogna stare in casa, è l’unico modo per sconfiggere il virus. Ho la famiglia in Italia, sono triste, ma sono convinto che siamo un grandissimo popolo e riusciremo a rialzarci e lo faremo come abbiam sempre fatto, con voglia e determinazione. Siamo un popolo speciale, splendido, ci invidiano tutti. Non me ne frega niente del calcio adesso, in questo momento anche la gente che lavora nel calcio ha la priorità che è la salute. L’Italia deve stare davanti a tutto, si deve pensare a cercare di aiutare chi soffre. Il calcio, in queste situazioni, è sempre stato in prima linea. I calciatori hanno sempre fatto beneficenza, son sempre stati attivi in questo. Era normale che sarebbe successo anche stavolta”.

Su rapporto con Ibra: “E’ sempre molto determinato, ha fatto da parafulmine a tutto il Milan, è uno di personalità. Si è accollato tutte le responsabilità, la squadra è molto giovane e fatta da futuri campioni, l’unico campione è lui. Non credo si ritirerà, vorrà finire la carriera vincendo e lasciando il segno”.

Sul centrocampista più forte in Italia – “Mi piacciono due giovani che sono Zaniolo e Castrovilli, entrambi sono due giocatori di qualità e movimento. Attaccano lo spazio, giocano anche senza palla. Il più forte centrocampista in Italia non so chi sia, di campioni ce ne sono pochissimi rispetto a prima quando c’erano Pirlo, Gattuso, Seedorf e De Rossi”. 

Sulla Juventus – “Con la Juve ho sempre avuto un grande rapporto, sono cresciuto lì. Sono molto riconoscente alla Juve, ho sempre un buon ricordo perchè m’hanno fatto crescere. La Juve di Sarri non giocherà mai come il Napoli di Sarri. Il Napoli giocava benissimo e vinceva, la Juve vince anche se gioca male perchè ha calciatori di un’altra categoria”. 

Nocerino allenatore? – “Seguo Gattuso perchè è molto organizzato, mi piace Conte, Gasperini, Juric, De Zerbi e Liverani. Mi piace anche Simone Inzaghi, mi piacciono gli allenatori che danno un’impronta alla propria squadra”. 

“La maglia a cui sono più affezionato? Quello che ho vissuto a Palermo non l’ho vissuto da nessun’altra parte, non me ne sarei mai andato. Palermo è stata la squadra che più umanamente mi ha dato”.

Un rimpianto di carriera? – “Non aver giocato nel Napoli e realizzare il sogno mio e di mio padre. Purtroppo non c’è stata la possibilità, ma mi sarebbe piaciuto giocare nella squadra della mia città. L’avrei fatto anche in Serie D”. 

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