Primavera, Baronio: “Salvezza in anticipo, ci avrei messo la firma. Vorrei restare l’anno prossimo”

«È nell’indole dei ragazzi il dover migliorare. Noi siamo qui apposta per fare questo e cerchiamo di farlo nel migliore dei modi, ma i ragazzi devono anche aiutarsi da soli e farsi aiutare. Se stacchi la spina mentalmente ti chiudi anche ai consigli degli altri. È stata una costante per gran parte del campionato. Senza tutti questi problemini e con più continuità si poteva pensare anche ai play-off. Mi sarebbe piaciuto chiudere con una vittoria in casa. Ci siamo andati vicini». Così il tecnico della primavera Roberto Baronio dopo la partita pareggiata dagli azzurrini contro la Fiorentina. «I ragazzi hanno dato il massimo e ci siamo salvati con due giornate d’anticipo, ci metterei la firma anche per l’anno prossimo», ha detto ancora Baronio. 

Se resto allenatore della primavera l’anno prossimo? «Quando la società mi chiamerà e mi confermerà ve lo dirò. Non sono stato ancora contattato per questo, ma c’è un ottimo rapporto con il club. C’è colloquio, scambio di opinioni. In questa settimana con Gianluca Grava c’è stato contatto con la società, penso che loro vogliano risolvere prima le questioni della prima squadra e poi penseranno a noi. Penso che settimana prossima mi chiameranno e mi sarà detto se sarò confermato o meno. Da parte mia c’è voglia di rimanere». 

Avete pensato di raggiungere i play-off? «Il bivio è stata la partita con il Chievo. Se avessimo vinto quella partita potevamo pensare ad una stagione diversa. È stata una partita particolare, avevamo troppe assenze e siamo stati troppo presuntuosi. L’obiettivo è sempre stata la salvezza, vincendo quella partita si poteva pensare a qualcosa di diverso ma perdendo quella sfida non c’è stato scampo». 

Gaetano pensa di allenarlo anche l’anno prossimo? «Dovrei essere al posto di Ancelotti ma non penso sia possibile (ride, ndr). Sceglierà la società se tenerlo in prima squadra o mandarlo a giocare in prestito, non compete a me. Quest’anno ho provato a gestirlo nel migliore dei modi ed è migliorato tantissimo. Me lo sono goduto quest’anno e spero che possa goderselo l’anno prossimo la prima squadra anche se non compete a me questa scelta».

Sul comportamento degli azzurrini: «C’è sempre stato il massimo rispetto e questo è molto importante. Basta poco in quest’epoca avere comportamenti maleducati. È un complimento che faccio anche alle famiglie perché stanno crescendo dei ragazzi con la testa sulle spalle».

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