Gianni Di Marzio è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, concentrandosi particolarmente sulla situazione dei giovani in giro per l’Italia:
“Si è ribaltata la storia. Una volta i grandi talenti erano veneti, Baggio o Del Piero per esemoio. Oggi è la Campania che la fa da padrona”.
Quali sono i motivi del sorpasso?
“Anzitutto c’è un numero elevato di scuole calcio super organizzate, anche con campi in sintetico. Istruttori di livello e gestione affidata ad ex giocatori. Strutture all’avanguardia , anche in zone abbastanza periferiche. Queste scuole calcio sono spesso in contatto con le società del Nord come Milan, Atalanta, Sassuolo. Vedi rappresentanti di queste squadre scendere magari in giornate organizzate apposta per far vedere e valutare i ragazzini. Diciamo che se una volta andavi in Brasile e pescavi fra i talenti nei campetti adesso basta andare in Campania. Queste scuole calcio sono serie, non speculano sui ragazzi anche perché guadagnano attraverso i premi di preparazione”.
Come mai con tutto questo materiale a disposizione non c’è il Napoli ad attingere?
“Il presidente parla di accademia, di scugnizzeria ma alla fine non ha fatto nulla. Evidentemente il Napoli non crede in questa filosofia, mancano le strutture e non si mettono d’accordo con le scuole calcio. Preferiscono comprare i giocatori anziché coltivarli ed è un peccato, perché i talenti che giocano a Napoli hanno il sogno di vestire la maglia azzurra, ma poi finiscono altrove”.