Milik: “L’anno scorso fu peggio, ora so cosa mi aspetta. Chievo? Ne riparleremo a dicembre “

Arek Milik ha parlato quest’oggi ai microfoni del portale polacco sportowefakty.wp.pl. dove ha parlato dell’infortunio e del suo futuro:

“L’infortunio dello scorso anno è stato peggiore, fu quasi un dramma. Ora so cosa mi aspetta, per la testa è devastante ma so di poter tornare”.

Cosa si pensa dopo un infortunio così duro? “Ho sentito forse ancor più dolore rispetto la scorsa volta, all’inizio c’era ottimismo ma poi il giorno dopo ho scoperto la verità”.

Ora come stai? “Dopo il primo mese va meglio prima per il dolore a stento riuscivo a dormire”.

Rientro? “Si parla di febbraio ma non voglio bruciare i tempi. Ritornerò in campo quando sarò pronto”

Reazioni in Polonia? “Ho notato il sostegno di tutti: tifosi, compagni di squadra, dirigenti. Durante l’ultima partita hanno anche intonato il mio nome. Queste cose nella mia condizione fanno sempre piacere”.

E la dedica di Insigne e Zielinski? “Mi sa che Piotr voleva farsi pubblicità. Ho notato il gesto ed ho apprezzato tanto”.

Prestito al Chievo? “E’ una possibilità che considero, ma le decisioni le prenderemo a dicembre e decideremo cosa sarà migliore per me e per il club”.  

Come stai psicologicamente? “Non è bello subire due volte lo stesso infortunio in un anno. Nella vita ci sono tragedie peggiori rispetto alla rottura di un legamento. E’ dura guardare le partite senza poter giocvare ma devo trovare stimoli positivi anche in questa situazione. Al momento guardo tante partite di calcio in tv”.

Presto aprirai un ristorante a Katowice. “Sarà chiamato Food & Ball. Volevamo aprirlo prima dei Mondiali, ma non ce la faremo. Sarà un ristorante abbinato alla passione sportiva ma si mangerà bene”.

Ti senti una stella? “No”. 

Eppure in città… “Napoli è una città speciale. A Katowice posso camminare tranquillamente per strada, qui è impossibile. Napoli è incredibile in termini di amore per il calcio. Non so come siano Argentina e Brasile, ma non penso che esista un altro posto al mondo come questa città. Ad esempio tra i 50 metri che separano la mia auto da un ristorante devo fermarmi a fare decine di foto ed autografi”. 

Vivi lontano dalla città per questo? “La mia casa è vicina al centro sportivo del Napoli. C’è il mare ed è un posto tranquillo almeno fino all’estate quando arriva molta gente”. 

Non hai vita privata, non ti disturba? “Ci sono sempre pro e contro. Faccio quello che amo, gioco a calcio, realizzo i miei sogni da bambino. Non si può avere tutto: giocare in un grande club, guadagnare un sacco di soldi e poi pretendere anche privacy”.

Mondiale? “Sarò pronto per Russia 2018”.

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