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ESCLUSIVA MN – Gianni Francini, ex terzino azzurro: “Napoli nel mio cuore! Barattare il gol al Real Madrid per una maglia in Nazionale? Vi dico la mia! I tifosi fanno bene a sognare, questo può essere l’anno giusto”

Sono passati più di vent’anni dal suo addio al Napoli, con il quale ha collezionato in sette anni ben 184 presenze e 10 gol. Di ruolo terzino sinistro ha spinto insieme ai compagni la squadra azzurra verso diverse vittorie, fino a quel momento solo sognate.

Uno scudetto, una Supercoppa e una Coppa UEFA riempiono il bagaglio di Giovanni Francini, abile lottatore sulla fascia, che per questa maglia ha dato tutto, ma proprio tutto. In nazionale ci è stato poco, visto che in quegli anni di campioni nel suo ruolo ce n’erano eccome, spodestato prima da Cabrini ed infine da un certo Paolo Maldini. Non ha rimpianti, anzi, è orgogliosissimo di essere entrato nella storia partenopea. Ancora oggi, quando riparla del suo Napoli, prova quelle emozioni che solo una città e una tifoseria del genere sanno dare…

Sette anni al Napoli sono stati, indubbiamente per te, carichi di emozioni avendo avuto finanche la gioia di poter vincere uno Scudetto, una Supercoppa e una Coppa Uefa. Volendo andare a ritroso nel tempo, quali sono le sensazioni che ricordi ancora quando giravi per la città?
“Sensazioni incredibili, perché i tifosi sono molto calorosi. Ancora oggi vengo a Napoli tutte le settimane per una trasmissione sportiva e, nonostante siano passati tantissimi anni, ho ancora adesso attestati di affetto e di stima. Sotto questo aspetto, il tifoso napoletano è unico. Per come è attaccato alla squadra e ai giocatori non ha eguali”

Hai segnato tanto in azzurro nonostante fossi un terzino, precisamente dieci gol e in modo particolare nelle Coppe. Qual è stata la rete che ancora porti nel cuore in modo particolare?
“Sicuramente quella contro il Real Madrid in Coppa dei Campioni. La prima rete della storia del Napoli in quella competizione; la ricordo anche per il contorno della serata, con uno stadio pienissimo che ci ha supportato. Era incredibile”

Sei stato uno dei pochi a vedere le due facce del Napoli in pochi anni: dagli anni d’oro al post Maradona, che segnò peraltro la fine di un sogno. Come hai vissuto personalmente quel cambiamento radicale nell’ambiente?
“Dopo l’addio di Diego indubbiamente abbiamo vissuto un momento particolare, di difficoltà, ma siamo riusciti a fare abbastanza bene anche se non siamo riusciti a vincere. Abbiamo comunque portato a termine campionati decorosi, certamente la mancanza del numero 10 si è fatta sentire sotto ogni punto di vista”

Con quali ex compagni hai legato di più? Con chi ancora oggi hai rapporti?
“Tantissimi, Zola e Corradini più di tutti. Con il primo ho legato molto perché eravamo pure vicini di casa, ci vedevamo anche dopo gli allenamenti e le partite. Ho ancora rapporti con diversi compagni quali Ferrara, De Napoli, Bruscolotti. Con Diego ci siamo sentiti attraverso Whatsapp e mi ha detto delle parole davvero belle ed emozionanti”

Una domanda provocatoria: baratteresti il gol fatto al Real Madrid con una maglia da titolare in Nazionale prendendo il posto di Paolo Maldini? “Onestamente no, io sono soddisfatto di tutto ciò che ho fatto col Napoli. In Nazionale prima con Cabrini e poi con Maldini ho trovato poco spazio, sono capitato in un momento storico del calcio “affollato” in quel ruolo, oggi invece non trovi un terzino sinistro italiano nemmeno a pagarlo! (Ride, ndr)”

Sei stato allo stadio pochi giorni fa in occasioni di Napoli-Inter. I tifosi azzurri, giustamente, iniziano a sognare in grande. Rivedi in Higuaìn l’animo da condottiero che aveva Diego?
“I tifosi fanno bene a sognare, la squadra sta giocando alla grande ed esprime il miglior gioco in Italia, nonostante ci siano ancora tantissime gare da disputare. Higuaìn l’ho trovato motivato quest’anno grazie a Sarri, che gli ha riservato la giusta considerazione pure sotto il lato psicologico. Nelle scorse stagioni era più scostante, anche nei confronti dei compagni aveva qualche scatto di rabbia. Non mi piaceva prima, ora lo vedo trasformato in toto. Il mister addirittura ha detto che può diventare il centravanti più forte del mondo e credo in lui per ciò che sta facendo vedere. Ho visto e rivisto ultimamente tutti i gol che ha fatto e non ne ho trovato uno banale, tutti incredibili, da vero campione. Oggi aiuta la squadra, rientra, sorride e non ho potuto non apprezzare il video in cui canta con i tifosi. Sono tutte cose che fanno bene. Trascinerà il Napoli come Diego fece con noi”

Pensi che questo Napoli sia completo così o manca ancora qualcosa per renderlo perfetto? “L’allenatore, il direttore sportivo e la società sanno già cosa serve per poter andare avanti. Qualcosa servisse qualcosa per i tanti impegni da onorare perché no! L’altra sera mancavano due giocatori importanti come Gabbiadini e Mertens, che avrebbero potuto aiutare molto la squadra nell’arco della partita. Credo sicuramente che il club interverrà, considerando che qualcuno andrà via serviranno nuovi innesti per allungare la rosa, così da renderla competitiva al massimo”

 

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