De Laurentiis in conferenza stampa dall’Università Federico II: “Napoli da Scudetto? E’ la prova che il fatturato non conta nulla. Io contro Conte? Stronzate”

“Sono contento perché se Napoli gioisce calcisticamente non posso per essere felice del lavoro fatto fin’ora“, esordisce così il presidente De Laurentiis dall’Aula Rossa del campus universitario di Monte San’Angelo, in occasione della presentazione del libro “Il calcio italiano 1898-1981 – Economia e Potere” del professor Nicola De Ianni. Ecco le parole del patron azzurro:

Le politiche di De Laurentiis e Della Valle sono molto simili e domenica c’è Napoli-Fiorentina.

“Io e Diego lavoriamo insieme in diversi affari, ma comunque non ci scambiamo mai informazioni relative alla gestione delle nostre società. Siamo entrambe dei club importantissimi all’estero, sia culturalmente sia economicamente parlando. Sarà una partita importantissima con la Fiorentina, siamo l’unica squadra in Europa da 6 anni, l’anno scorso coni viola si è fatto male Insigne ma fortunatamente contro di loro abbiamo sempre detto la nostra e giocato un bel calcio. Quest’anno il loro nuovo allenatore Sousa li ha stimolati parecchio come Sarri con noi quindi sono sicuro che entrambe le squadre daranno il massimo”.

A ottobre è prevista una risposta importantissima sulla questione stadio.

“Abbiamo fatto tutto ciò che la legge ci obbligava a fare, sapete bene come il San Paolo si trovi in una situazione di fatiscenza e fino ad ora sono state mischiate riparazioni e interventi urgenti perchè dobbiamo andare avanti così per almeno altri 3-4 anni prima di avere lo stadio nuovo. Il sindaco De Magistris si è dimostrato intrigato durante una cena dall’idea del nuovo San Paolo, ecco perchè ho chiesto a diversi architetti su come operare, soprattutto quelli napoletani. Alla fine ho deciso di coinvolgere quelli dello Juventus Stadium perchè hanno avuto l’esperienza più recente ed abbiamo presentato il piano di fattibilità insieme a un gruppo di esperti che hanno studiato il piano ecomomico e finanziario. Mi aspettavo che la convenzione fosse solo transitoria e che poi avrebbe portato all’operatività effettiva ed invece l’hanno tirata per le lunghe. Noi dobbiamo giocare le coppe europee ed anche la Uefa potrebbe prendere provvedimenti, ho dovuto chiedere persino a Zamparini di concedermi la licenza per giocare al Barbera. Abbiamo dovuto giocare anche le amichevoli estive lontano da Napoli, sembra quasi che il comune sia contro al Napoli, non contro De Laurentiis ma proprio contro il Calcio Napoli. Però questo non mi inquieta, voglio vedere fino a che punto questa città mi seguirà a livello istituzionale”.

Dopo può immaginare il Napoli a Natale?

“Spero più in alto possibile, viviamo domenica dopo domenica, partita per partita. Lo dico sempre anche agli allenatori, non fatevi fregare dalla stampa che chiede a quale posizione si aspira per fine campionato. Mi piace stare coi piedi per terra e lavorare affinchè i ricavi crescano sempre di più: ricordate che in questi anni ho perso ben 100 milioni e per la prima volta quest’anno abbiamo chiuso il bilancio in rosso, e nonostante tutto ciò non ho detto una parola”.

Qual’è sarà il buco di bilancio di questìanno?

“Tra i 12 e 15 milioni”.

Sul mercato.

“Penso che abbiamo preso grandi giocatori, su Valdifiori non capisco perchè viene tanto criticato, è inserito in un contesto nuovo ed è necessario dargli tempo. Accadde la stessa cosa lo scorso anno con Jorginho”.

Cosa ha portato Sarri a questo Napoli?

“Ha portato un senso di disciplina interiore, una specie di professionalità applicata che crea responsabilità in chi vive il contesto intorno a lui, così come tutti i calciatori che sentono un’esaltazione delle loro capacità”.

Sulla vicenda Insigne.

“Mi sento di ringraziare innanzitutto il dottor Castellacci e Conte, il ct ha capito che un giocatore reduce da un affaticamento possa subire un fastidio muscolare e poteva portare a complicazioni più serie, infatti quando è entrato ha fatto lavoro differenziale e solo martedì è tornato ad allenarsi col gruppo. Io non sono contro le convocazioni in Nazionale ma credo che esse vadano regolamentate. Io e Conte non ci siamo sentiti, sono state scritte delle stron***, non ho parlato nemmeno con Renzi, non ho bisogno di mamma Renzi per parlare col sindaco di Napoli”.

E’ il miglior Napoli della sua gestione?

“Ho sempre avuto un Napoli che mi ha intrigato, con tutti gli allenatori”.

Ha invitato Renzi domenica?

“Il presidente è tifoso ed è libero di venire anche senza il mio invito”.

A proposito del sindaco De Magistris, ha già in mente un’alterativa al San Paolo?

“L’alternativa è giocare sempre al San Paolo, è difficile immaginare un investimento da 3-400 milioni di euro per trasferirsi in una zona differente. Dipende tutto dal mercato, io ho fatto diverse analisi ma non dipende da me nonostante si dica che ho messo pochi milioni sul tavolo”.

Cosa le fanno pensare queste voci sul Napoli da Scudetto?

“Mi fa pensare che il fatturato non conta nulla, che il calcio è malato e che la competitività che deve caratterizzare una competizione sportiva esiste fino a un certo punto”.

 

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