Valdifiori: “Napoli? Orgoglioso dell’interesse. Parlo spesso degli azzurri con Sepe”

Mirko Valdifiori, centrocampista dell’Empoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, parlando molto di Napoli:

L’Empoli ed il ritorno in Serie A? “Sì, abbiamo compiuto un’impresa. Sappiamo come eravamo accreditati ad inizio stagione, in molti credevano che saremmo retrocessi ed invece con il lavoro e l’umiltà ci siamo guadagnati il rispetto di tutti conquistando la salvezza con quattro giornate d’anticipo che per una realtà come Empoli è davvero un risultato straordinario”.

La vostra squadra pratica un calcio offensivo rispetto a chi lotta per non retrocedere? “E’ vero, lo scorso anno abbiamo vinto la B con le certezze di praticare un calcio offensivo e senza stare li a difenderci. Abbiamo portato questo concetto in Serie A grazie a mister Sarri che ci da sempre un’identità ben precisa in campo. Siamo andati a Napoli, Firenze, Milano e abbiamo fatto la partita. Per l’Empoli questa mentalità è determinante, andiamo avanti con il nostro credo per disputare un gran finale di stagione. Siamo salvi ma vogliamo ancora provare a scalare la classifica”.

Con la convocazione in Nazionale, la tua stagione è da incorniciare? “Sì, e la ricorderò per sempre. E’ stata la mia prima stagione in Serie A, una realtà nuova che all’inizio mi ha portato anche ansia e paura. Ma ho cercato di lavorare al massimo per l’Empoli e grazie al lavoro è arrivata anche la convocazione in Nazionale, che orgoglio vestire quella maglia”.

A proposito di azzurro: Empoli, Nazionale e… Napoli. “Mi auguro che il Napoli possa qualificarsi alla prossima Champions League perchè la squadra e la piazza lo meritano. La massima competizione continentale è l’habitat naturale del Napoli. Sul mio futuro, è vero: il mio nome è stato accostato al club partenopeo e per me è motivo di grandissimo orgoglio. Pensare che il Napoli possa interessarsi a Valdifiori è grandioso. So che il mio procuratore ci sta lavorando con la società e mi diranno quando sarà ora se l’accordo diverrà concreto. Ci sono alcuni percorsi da fare. Al momento non posso dire altro che Napoli è motivo d’orgoglio”.

Il tuo procuratore è napoletano ed è lo stesso del tuo compagno di squadra Luigi Sepe. “Sì e con loro spesso parlo della città partenopea. Sono anche venuto a trovare il mio agente, Napoli è una bellissima città ed è bello venire a visitarla. Poi, è ovvio che possa chiedere informazioni… Vediamo dai, vediamo cosa accadrà. Certo è che il mio agente è napoletano e gli farebbe piacere avere un altro suo assistito proprio all’ombra del Vesuvio”.

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