CdS – Valdifiori si racconta: “Cerco di ispirarmi a Pirlo e Veron. Milan o Napoli nel futuro? Come si fa a scegliere…”

La voglia ed il piacere di stupire, prendersi le luci della ribalta e conquistare tutti. L’interesse di grandi club su di sé, la testa al finale di stagione con l’Empoli. Obiettivo: salvezza. Mirko Valdifiori si racconta al Corriere dello Sport, il regista azzurro è fra i protagonisti della squadra di Sarri e del campionato italiano. Ecco un estratto dell’intervista:

Si parte proprio dai segreti dell’allenatore toscano… “E’ un allenatore che ti dà sempre tre o quattro soluzioni per giocare. Non lascia nulla al caso. Studia gli avversari nei dettagli. Con un gruppo come il nostro è fondamentale essere dei perfezionisti. Il nostro allenatore ci chiede di verticalizzare molto, facendo partire il gioco dal vertice basso, e questo esalta molto le mie qualità e accresce le possibilità di fare bene”.

Il modello? Pirlo è un esempio assoluto e irraggiungibile, nel suo ruolo certamente il migliore al mondo. Io non mi sento nemmeno lontanamente paragonabile a lui, che riesce a far diventare semplici le cose impensabili: in Nazionale è un leader, io ho appena iniziato. Da bambino emulavo Veron, ho tifato per tutte le sue squadre”.

Le voci di mercato distraggono davvero? “Queste voci debbono darci una carica in più. Ovviamente, come Sarri ci ricorda sempre, prima degli obiettivi personali, ci sono quelli collettivi: restiamo concentratissimi sul campo, dobbiamo raggiungere i 40 punti per conservare la Serie A. E’ quello che abbiamo tutti nella testa: alle trattative di mercato, che ovviamente fanno piacere e ci gratificano, soprattutto dopo anni passati in B e C, pensa il nostro procuratore. Il Milan e il Napoli sono grandi club. Ma Sarri ci tiene tutti sulla corda. Di chi sono tifoso? Simpatizzavo per la Juve grazie a mio babbo, ma non ero un vero appassionato da bambino”.

Napoli o Milan per il futuro? “E’ presto per parlare di queste cose. Ma stiamo citando due club eccellenti, come si fa a scegliere?”. Ma è pronto per giocare in un centrocampo a due? “In passato mi è capitato anche a Empoli, con Aglietti. Dipende dall’assetto complessivo della squadra”.

Fonte: gianlucadimarzio.com

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